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Una precisazione sul caso Englaro


Tempo fa avevo scritto un post sul caso Englaro, in cui paragonavo la sua persistenza in vita a quella degli struzzi senza testa che facevano divertire Nerone. Rettifico: le cose non stavano così, perché nel caso di Eluana non c'era stata morte cerebrale. C'era però di peggio. Eluana dopo l'incidente aveva riportato la frattura completa della seconda vertebra cervicale. Se anche non avesse subito alcun trauma cranico, sarebbe stata condannata alla tetraparesi senza speranze di guarigione. Una condizione simile a quella di Ambrogio Fogar. Purtroppo, o per fortuna, Eluana non si svegliò mai in tali condizioni, perchè aveva subito anche dei gravissimi danni cerebrali. Completamente paralizzata (gambe e braccia), priva di coscienza e incapace anche di mimica facciale. Se le cose stavano così, ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? togliere il sondino è un omicidio? un omicidio è tale in quanto violenta una natura, esercita dall'esterno un'azione per interrompere il corso naturale di una vita. Orbene, se è vero che la natura ci aiuta a vivere, è anche vero che la Natura, in molti casi, ci aiuta a morire. C'è una forma di pietas, nell'ordine delle cose naturali, che regola anche le vicende della morte. impedire che la natura possa avere pietà dei popri figli sfortunati, quellò sì è un atto indegno. mi ricordo di un caso di cronaca di qualche mese fa. Un imprenditore legato alla mafia era esploso con la sua auto. Aveva perso braccia e gambe, era rimasto sordo e cieco. Però era sopravvissuto. Dopo alcuni giorni i medici dissero che era morto per complicazioni. Io spero in cuor mio che nessuno si fosse mai sognato di far proseguire quella vita in quelle condizioni e le complicazioni fosserò in realtà un velo pietoso per coprire un atto misericordioso di eutanasia.