Medicina Estetica

Chirurgia plastica: 1 donna su 2 sogna il fondoschiena di Belen


Una donna campana su due sogna di rimodellare il proprio fondoschiena come Belen Rodriguez.E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Alberto Capone, specialista in chirurgia plastica e primario di Chirurgia Plastica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, che, in collaborazione con l’Associazione Donne e Qualità della Vita, ha raccolto i dati su un campione di 300 donne campane che si recano da chirurghi o medici per sottoporsi a trattamenti estetici.Il 47% delle intervistate sceglie il fondoschiena dell’ex fidanzata di Fabrizio Corona come modello da mostrare al proprio chirurgo estetico. Il fisico di Belen, complice anche la forte esposizione mediatica, è ambito da moltissime donne, non solo giovanissime. Resiste Jennifer Lopez (21%), attrice alla ribalta delle riviste patinate di tutto il mondo proprio per il fondoschiena perfetto.Per le donne campane c’è poi un grande classico, la diva per eccellenza. Il 16% del campione sogna di rimodellare il proprio fondoschiena come Sophia Loren.E’ ancora vivo e ben impresso nelle menti degli italiani lo spogliarello che l’attrice internazionale, nata a Pozzuoli, fece sotto gli occhi di Marcello Mastroianni nella pellicola Ieri, Oggi, Domani.Per 1 intervistata su 10, invece, la scelta ricade su Philippa Charlotte “Pippa” Middleton, resa celebre dal lato b “reale” sfoggiato in occasione del matrimonio della sorella maggiore Kate con il principe William. Chiude la top five, con il 4% delle preferenze, la svizzera ma italiana di adozione Michelle Hunziker, che ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo proprio grazie al suo sedere, scelto negli anni novanta per la campagna pubblicitaria dalla casa di produzione di intimo “Roberta”.Ma quali sono i difetti da correggere secondo le intervistate?La cellulite è indubbiamente il nemico numero uno. Per il 34% del campione è il problema maggiore da eliminare per tempo attraverso interventi di liposuzione ai glutei, con l’obiettivo di ridurre i cuscinetti localizzati di grasso e rimediare il più possibile al temuto effetto “buccia d’arancia”. Il 27% delle intervistate dichiara di non sopportare le terribili smagliature e considera fondamentale ricorrere al laser per eliminarle.Non manca chi reputa il proprio fondo schiena piccolo e piatto (19%). Nei casi più gravi l’intervento di chirurgia estetica plastica si concretizza con l’inserimento di protesi nei glutei. Infine c’è chi non è soddisfatto della forma del proprio lato b (15%) e vorrebbe ottenere, grazie all’aiuto del chirurgo estetico, una provocante e sensuale rotondità. Nella maggior parte della casistica si tratta di rimodellare e ingrandire leggermente i glutei attraverso micro-iniezioni o infiltrazioni (filler).Un altro dato interessante che emerge dallo studio è che l’intervento di chirurgia estetica plastica al sedere si svolge prevalentemente nella propria regione (73%), addirittura nella città di residenza se dotata di struttura medica adeguata. Napoli, indicata dal 42% del campione, è la capitale campana degli interventi al fondoschiena, seguita da Salerno (22%), Caserta (17%), Benevento (9%) e Avellino (4%).Solo il 7% delle intervistate, infatti, dichiara di rivolgersi a professionisti o cliniche specializzate in altre regioni. In questo caso le mete più gettonate sono Lombardia, Lazio e Veneto.“I modelli cui ispirarsi, come nel caso di Belen, sono di frequente mutuati dalla tv o dai personaggi dello spettacolo. Per questo non mi stupisce l’esito della ricerca – commenta il dottore Alberto Capone -. Da noi vengono donne e ragazze che spessissimo sognano di assomigliare ai propri idoli. Il modello di riferimento è scelto generalmente anche in base ad affinità culturali, ed in questo riscontro tratti comuni tra la Campania e il sapore latino della Rodriguez.Ovviamente è importante ritornare subito con i piedi per terra, spiegare al paziente che il risultato non sarà mai lo stesso, che non basta certo ritoccare una parte del proprio corpo per diventare un’altra donna. In questo tipo di interventi entrano spesso in gioco fattori psicologici da non sottovalutare. Il compito del chirurgo è, prima di tutto, consigliare al meglio il paziente”.