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Medicina Estetica

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Ringiovanimento del viso: novità dalle cellule staminali

Post n°31 pubblicato il 10 Maggio 2012 da max1330
 

(ASCA) -

Roma, 9 mag -

Anche la chirurgia estetica facciale si fa tridimensionale per ridare giovinezza al viso.Trapianti di grasso autologo, in crescente aumento, prelevato da cosce, natiche o addome e adeguatamente preparato prima del reinnesto nelle aree deficitarie del viso, stanno sostituendo e complementando i classici lifting dei tessuti molli del viso. Si possono chiamare 'staminali multipotenti' ed offrono numerosi vantaggi: ampia disponibilita' di tessuto adiposo, non-immunogenicita' delle cellule (non producono quindi anticorpi contrari) che non richiedono immunosoppressione, maggiore capacita' delle cellule di sopravvivere in condizioni ambientali avverse.

Rare, nella metodica, le complicazioni generali, assenti le irregolarita' nella distribuzione o nell'assorbimento del grasso. Parte di questo viene riassorbito, ma il risultato estetico resta altissimo, vicino al 95% delle aspettative finali.Se ne discute a Roma in occasione del Congresso Mondiale ''Nose&Face World 2012'' al quale partecipano, fino al 12 maggio, i massimi esperti di chirurgia plastica facciale da tutto il mondo.

Se si opta, invece, per un ringiovanimento piu' classico, sono sempre all'avanguardia i fillers, anch'essi pero' innovativi, arricchiti di neurotossine e impiegati in una rivoluzionaria procedura non-chirurgica chiamata 'subliminal difference'. Tecnica che deve il nome all'iniezione intradermica delle tossine con cannule dalle punte arrotondate, seguita da un modellamento manuale che rende visibili i risultati in pochi minuti.

Garantiti un aspetto naturale, il rilassamento delle dure linee di espressione tra le sopracciglia, una maggiore apertura dello sguardo e la riduzione degli effetti collaterali (edemi e gonfiori).Possibile, quindi, il ritorno immediato al domicilio e alle normali occupazioni che danno alla metodica un soddisfacimento generale del 95%.''Grandi aspettative sono oggi legate alla possibilita' di utilizzare cellule staminali multipotenti - spiega Jonathan Sykes, Professore e Direttore del Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Chirurgia Testa e Collo e Chirurgia Plastica Facciale del Davis Medical Center (California) - piuttosto che semplici cellule staminali grasse. Le aspettative del mercato e l'accoglienza da parte del pubblico del trapianto con cellule staminali e' molto alta, ma in letteratura sono ancora relativamente pochi i dati che ne attestano l'efficacia.

Nuovi studi sono pero' in corso per la validazione della metodica. Attualmente il trapianto di cellule adipose, dopo adeguata preparazione delle cellule, resta comunque una tecnica vantaggiosa per l'assenza di effetti collaterali, la miniinvasivita' e la percentuale di successo in grado di assicurare una volumizzazione tridimensionale del viso con effetti di ringiovanimento e miglioramento dell'immagine di se'''.

 

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