MediterraneaMenteArt

Post N° 26


<<PubbliCittà & Immagini digitali d’Artista per la Città>>.La recente iniziativa «PubbliCittà & immagini d’Artista per la Città», è l’“Omaggio Puro dedicato a Pierre Restany”, con la trasmissione digitale d’immagini d’artista su tabellone elettronico luminoso a led modulare, con una collezione d’immagini digitali d’Arte-Pura per la CittàMuseoPuro-MuseoCittàOperaCittà, operazione ideata e curata da Vittorio Del Piano-(1), promossa e organizzata a Taranto con il “Videoartesperimentale-Taranto-Nizza” & l’ “Atelier MediterraneArtePura” con gli artisti:Pino Chieco, Mario Colonna, Vittorio Del Piano, Alessandro Mendini, Eugenenio Miccini,  Pietro Guida, Natalino Tondo, Rodolfo Vitone, più Pierre Restany con il suo V Manifesto“Contro L’Internazionale Della Mediocrità – Verso L’estetica generalizzata. 2 Omaggio Puro a Pierre Restany <<PubbliCittà & Immagini d’Artista per la Città >> è il titolo di questa “mostra particolare”, accolta nello spazio urbano più popolato della città di Taranto, sull’apposito Videotabellone a led (elettronico) posto, appunto, in Viale Magna Grecia, sul lato destro della corsia sud, all’incrocio con Viale Trentino. La collezione di “videoimmagini pure digitali” degli artisti italiani selezionati, tra gli altri, i più vicini alla mia poetica, invitati per il loro specifico linguaggio operativo e da me voluti al mio fianco e inseriti nell’attuale Comunic/Azione artistica dedicata a Restany e alla Città… Museo-Città & Arte-Pura in divenire… con l’originalissimo frame opera-sequenza dell’immagine elettronica, una produzione d’Arte Pura Digitale originalissima dato il linguaggio artistico digitale  <<… che segna la fine della videoarte – già segnalatami a suo tempo (in quanto scaduta…e anacronistica…) da Pierre Restany e al quale oggi rivolgiamo l’Omaggio Puro – e segna il passaggio alla nuova dimensione pura del linguaggio elettronico e della estetica dell’Arte-Pura, che enuclea il concetto del “processo creativo” comunicato in una sua conferenza (Filadelfia, 1951) dal precursore del’avanguardia Marcel Duchamp, “l’alchimista” dell’ “Arte Pura” >> dove afferma che l’opera dell’artista viene completata dall’osservatore nel momento della lettura visiva utilizzando il proprio gusto e la propria cultura in comunicazione con lo spirito concettuale dell’artista-autore…In questa nuova dimensione dell’Arte-Pura, digitalizzata ora, lo scenario post-duchampiano giunge al “plus oultre” dell’immagine ready made pura tradizionale nella quale s’innesta, in piena epoca di “globalizzazione estetica (figlia della globalizzazione economica)”, questo “processo creativo” da me analizzato con occhio puro mediterraneo d’oggi e con il cervello sulla lunghezza d’onda della sensibilità e della gran purezza duchampiana interpretata e combinata a quella di Pierre Restany e testimoniatami con la sua lettera, tra le più importanti scrittemi già molti anni fa a proposito di un mio librettino dedicato proprio a questo studio del “processo creativo”. Doverosamente devo dire tutto ciò in  quanto Pierre Restany è stato il mio più caro amico e precettore. Io in qulità d'ideatore e curatore dell'attuale eccezionale operazione artistica sperimentale nuova - che ho promosso e organizzato con il GruppoVideartesperimentale-Taranto/Nizza & l'Atelier MediterrananeArtePura-(anche per la presente comunicazione e doverosa testimonianza con la quale affermo, che la videoarte, dopo la scomparsa di Nam June Paik, ha esaurito il suo ruolo. Ormai è finita e può essere messa in soffitta - lo confermo e lo sottoscrivo coscientemente, per essere stato il pioniere assoluto, autore della prima opera di videoarte con la iniziale realizzazione della prima e sperimentata “videoinstallazione” allestita dal sottoscritto in una galleria d’arte pubblica in una collettiva – appunto nella Galleria d’Arte “A.R. Cassano” dell’E.P.T. di Taranto (1965-1966), dopo le sperimentazioni e le installazioni effettuate in studio dal 1963 - ’64 al 1965 -‘68) – di cui un evento è testimoniato dal poeta visivo Michele Perfetti), con un articolo sulla terza pagina , in quel tempo diretta, con grande sensibilità e intelligenza giornalistica dal dott. Vincenzo (Cenzino) Petrocelli, purtroppo  prematuramente scomparso (5) .Questo “Omaggio” con la suddetta mostra sperimentale e con le nostre <<comunicazioni pure fatte nel’apposito I°Forum dell’anno u.s. >>-(6) attraversa tutte le barriere dell’insensibilità artistica, e traccia la nuova Via Artistica e Poetica  della Ricerca Espressiva Linguistica Digitale, con la poetica operativa de “La Visionica pura”, indicata a catturare con la velocità d’oggi la qualità dell’immagine digitale pura della comunic/azione e della trasmissione elettronica com’è questa mostra immessa ora da: Del Piano, Mendini, Miccini, Vitone, Colonna, Chieco, Tondo e Guida, nel Mondo dell’arte digitale per l’arte totale nello Spazio della Città d’oggi, per l’immagine della Città Pura …per il MuseoPuro-OperaCittà – ArtePura e CittàPura-OperaMuseo. “Contro l’internazionale della mediocrità – Verso l’estetica generalizzata”: concetto preconizzato da Pierre Restany che abbiamo innestato/innescato a quell'altro concetto di Marcel Duchamp: il “Processo Creativo” il rivelatore puro dell'Arte Pura e della comunic/azione della sensibilità dell'artista  con ogniosservatore  sensibile e intelligente.                                                          (Atelier MediterraneArtePura)                                                                   Vittorio Del Piano____________________                                                                                     1)-Vittorio Del Piano, invitato/Videoartesperimentale - Arts Tapes dell’Asac (a cura di) Fulvio Salvadori.  La Biennale di Venezia, Eventi del ’76 -’77, Marie George Gervasoni,  Annuario 1977-1978.  A Cura dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee, La Biennale di Venezia, 1979.(2)-Pierre Rerstany, 5° Manifesto “Contro L’Internazionale  Della Mediocrità – Verso L’estetica Generalizzata”. Edizioni Galleria Apollinaire, Milano 1961.(3)-Vittorio Del Piano,”I colori dell’Olio e del Vino-La Rosetta Murgiana”- Presentazione della personale di Rosetta Cotugno (catalogo autogestito edizione fuori commercio) - Galleria  Comunale  d’Arte Contemporanea - ’”Acchiatura”,, Grottaglie-Taranto. Stagione artistica 2005-2006.(4)-E’ detta “la sindrome del criceto” in quanto la pubblicità incosciamente ci fa realizzare acquisti e immagazzinare anche nel frigo quanta più merce è possibile per timore di restarne privi. Dagli studi del comportamento animale per il cibo si è determinato, pare, questo accostamento all’individuo il quale  è “preso” dalla sindrome quando vede il  proprio  frigo vuoto. . artistica, poetica espressiva e comunicativa dell'Arte Pura. (5)-Michele Perfetti -“Videoartesperimetale”alla Biennale di Venezia/ E’ nato  a Taranto il videotape mezzo dì espressione estetica.- Corriere del Giorno, 29 Dicembre1977 -  infatti la “Terza Pagina” di questo quotidiano locale diretta dal giornalista Vincenzo Petrocell, è stata una punta avanzata di altissimo livello culturale e più   prestigiosa di molte  altre“terze” di quotidiani nazionali. Ora purtroppo è precipitata molto in basso per la manichea gestione retrò,  dell’attuale responsabile redattore “illimitato tuttologo” culturale della “controra artistica meno prche provinciale”. Peggio per chi lo legge! "Tanto va all'Archivio...che ci lascia lo zampino..(6)-L’incontro si è tenuto al“1° Forum Arte e Territorio” c/o Ist. Statale “G. K. Shkanderbe”,16. 11.2006, nel quale  si  è trattato: “ dell’Omaggio a Pierre Restany (G. Jacovelli – V. Del Piano)”; del“concetto delle tecniche pure che vanno applicate con l’estro e con la  pura intelligenza e la fine percettibilità dell’artista comunicatore per l’immagine della CittàMuseo/OperaCittà” – limiti espressivi – (V. Del Piano)”; del noto manifesto “Contro  l’internazionale della mediocrità  -“Verso l’estetica  generalizzata” (Restany-Le Noci,’61;)  della città sul “preciso  genere di un'architettura non destinata a contenere, fatta di quinte, di pavimenti, di chioschi, singoli oggetti, tutto teso come opera d'arte: come Museo All’aperto” (Mendini); del “territorio-laboratorio” vedere la città con la poetica della Poesia Visiva “il vedere è atto simbolico che genera allegorie” (Miccini); della  presentazione su grande schermo “delle elaborazioni d‘immagini dalle analogiche alle  digitali, del montaggio della immaginie del frame e della progettazione tecnico-operativa con elaborazione al computer e trasmissione computerizzata su tabellone luminoso elettronico a led, modulare” ( Ing.  Mauro Del Piano). Le relazioni n sono state videoregistrate nel convegno sotto la direzione del  prof. dott. Fiore Dettoli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Statale “G. K. Shkanderbeg” di Faggiano/Taranto. La copia della trascrizione è disponibile presso la Direzione dell’Atelier MediterraneArtePura, via G. Giovine, n. 47.cap.74023-Grottaglie/Taranto.                                                              §LA CITTA' SE NON E' PER L'UOMO NON E' CITTA’-LO SPAZIO URBANO DEVE ESSERE INTERPRETATO E STRUTTURATO ESTETICAMENTE, NON VIOLENTATO DAL "KITSCH DEI PROGETTI" DEGLI ANALFABETI INSENSIBILIDELL'ARCHITETTURADEL MAL COSTUME POSTMODERNISTA.