Le Mie Poesie...

Nate quasi per gioco o per disperazione, ma sempre figlie mie...

 

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KANTANGO FEAT JOE BARBIERI - NORMALMENTE

Normalmente
Kantango feat Joe Barbieri)

A volte io mi fermo qualsiasi cosa faccia
un piccolo pensiero si stacca da me.
Lo vedi trasparente alzarsi sopra i tetti
sfruttare le correnti per giungere da te.

E non ha bisogno di sapere dove andare.

Io faccio la vita di sempre
ma in ogni gesto metto il tuo ricordo
sorrido al mondo
aspettando un giorno di riaverti accanto.

E parlo con te ogni sera
e ti racconto che qui a primavera
Che ho molta cura di me stesso
e quel che mi hai dato tu.

Spesso mi fermo al mare c’è ancora poca gente
non faccio quasi niente mi siedo e resto li.

Ma nel segreto di un silenzio ti sto chiamando.

Io guardo lontano più forte
da qualche parte so che mi risponde
un tuo saluto e al tuo ricordo
si fa spina nel fianco

e parlo con te ogni sera
di piccoli progetti senza fretta
spalanco il cielo: è luna piena
e stasera vengo da te.

 

PIERO CIAMPI - ADIUS

 
ADIUS
Ciampi - Marchetti)
Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così...
Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.
Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e
tu mi dici di no? Ma vaffanculo. Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo. Te,
gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti. Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo. E
non ridere, non conosci l'educazione, eh? Portami
una sedia, e vattene.
 

CARLO FAVA - SOTTO IL QUADRO DI CHAPLIN

Carlo Fava
Sotto il quadro di Chaplin
Oggi fa un caldo primaverile
E il nervosismo è come un assassino
Milano è immobile sotto i miei occhi
E tu nervosa stai viaggiando in treno
Questa mattina così tranquilla
Così lunga e sconfortante
Mi specchio nella secca del naviglio in bianco e nero
Come un perduto amante
Ti voglio bene come a una risata
Come ai bambini come all’allegria
che è scivolata avanti per tornare indietro
Per poi andare un’altra volta via.
Non eravamo ancora nati e qualcuno lo diceva
Che la vita è come vivere un mestiere
E le parole dei poeti oltre a farci innamorare
Sono quasi sempre belle
Sono quasi sempre vere
Piacere di conoscerti e anche di toccarti
Nel buio avvolgente delle scale
Dove mi parlavi di cose di campagna
E c’era tutto tutto di speciale
Come un ciclone nel cielo sereno
Sei stata il sole e la furia del vento
Sei stata il lago il mare in burrasca
Un clown disperato e contento
Ho nostalgia dei mille caffè
iniziati in cucina e finiti più in là
Nella stanza dei sogni sotto il quadro di Chaplin
Fra i sorrisi della tua libertà.
Ti voglio bene come a quelle occasioni
Che se ti distrai sono perdute
Come alle stelle
Come alla faccia di Keaton nelle comiche mute
Mistero profondo il cuore l’amore
Lafelicità che ho toccato davvero
In bicicletta bagnato
Più nemmeno un problema più nemmeno un pensiero
Non eravamo ancora nati e qualcuno lo diceva
Che la vita è come vivere un mestiere
E le parole dei poeti oltre a farci innamorare
Sono quasi sempre belle
Sono quasi sempre vere
Piacere di conoscerti e anche di toccarti
Nel buio avvolgente delle scale
Dove mi parlavi di cose di campagna
E c’era tutto tutto di speciale
Come un ciclone nel cielo sereno
Sei stata il sole e la furia del vento
Sei stata il lago il mare in burrasca
Un clown disperato e contento
Ho nostalgia dei mille caffè
iniziati in cucina e finiti più in là
Nella stanza dei sogni sotto il quadro di Chaplin
Fra i sorrisi della tua libertà.
 

PATRIZIA LAQUIDARA - NOITE È LUAR

Noite e luar
Patrizia Laquidara
Noite e luar
eu queria cantar
Vamos embora que ainda crece
vamos tentar
Deixa a dor que voce
Leva dentro que tem
Lembra de nos, meu bem,
vamos juntos a cantar
Dentro de mim eu queria saber
Onde estava a vida sem
Voce ao lado meu
Tudo era tao frio
E voce aconteceu
Perto de mim ,meu bem
Vamos juntos a cantar
Deixa la a dor
Tudo va acontecer
Eu preciso perdao
Deixa as duvidas vem
Deixa la amor
Tenho beijos na mao
Eu preciso perdao
eu te quero pra mim
Noite e luar
eu queria cantar
Vamos embora que ainda crece
vamos tentar
Deixa a dor que voce
Leva dentro que tem
Lembra de nos, meu bem,
vamos juntos a cantar
 

FRANCESCO GUCCINI - BALLANDO CON UNA SCONOSCIUTA

Ballando con una sconosciuta
Francesco Guccini
Con gesti da gatto infilava sui tetti le antenne,
in alto d' estate sui grattacieli della periferia
come un angelo libero, in bilico sulla città.
"Non c'è solo il vento", diceva, "anche la luce può portarti via,
se hai tempo da perdere e dentro la giusta elettricità,
e se da sempre ti aspetti un miracolo."
Captare è un mestiere difficile in questa città,
nel cielo ricevere, trasmettere e poi immaginarsi qualunque cosa,
per ferire il silenzio che tutti hanno dentro di sé.
Ma lui credeva nelle ferite e si sfiorava, si toccava nel cuore con la mano nervosa,
guardando le nuvole correre via impazienti da lì,
da quel tetto sospeso sugli uomini...
Finchè un giorno un' antenna ribelle ai programmi di quiz
fece sparire le strisce e nel cielo, trasmise l'immagine della Madonna,
una donna normale, non male, che disse così:
"Io spengo la luce, se vuole io posso fare una musica più forte del vento,
posso anche uscire dal monitor, dalla gravità,
potremmo ballare anche subito se lei non ha fretta e non vuole tornare laggiù."
E noi siamo sempre veloci a cambiare canale,
ma coi piedi piantati per terra, guardando la vita con aria distratta,
senza entrare nel campo magnetico della felicità,
felicità che sappiamo soltanto guardare, aspettare, cercare già fatta,
quasi fosse anagramma perfetto di facilità,
barando su un' unica lettera...
Conoscevo quell' uomo e per questo racconto di lui,
è sparito da allora e nessuno ha scoperto dov'è,
ma un dubbio, un sospetto od un sogno io almeno ce l' ho:
provate a passare in una sera d' estate vicino ai grattacieli di periferia,
provate a sentire, captare, trasmettere e poi raccontare qualcosa:
se allora sentite una musica son loro che ballano in bilico sulla città...
 

ELIO E LE STORIE TESE - DILEPIDE (DIPENDE)

Dilepide
Elio e le Sorie tese
Che il bianco sia bianco
che il nero sia bianco
che uno e uno siano dueuno
che la sienza dice il bianco
E che siamo di passaia
come nuvole nell'agio
si nasce e poi si muocio
sta vita straordinaende
Dilepide...dilepide
da che dilepide?
ghe da gunto guardi il dogmdo
tutto dilepide
Dilepide, da che dilepide?
ghe da gunto guardi il mondo
tutto dilepideeee
ma che?
special...
e domani sorge agosto
e che più che pass a no
e più il vino si fa vuotuvo
e due ston fa su e giùcuo
e ti porta giù e sùco
Dilepide...
Non ho mai vissuto niè
che mi piaccia come teco
e non troverai nessuopo
che ti ami come meco
E se tu dirai di sice
con il suono della viè
mi vedrai come morice
inchiodato alla corice
Dilepide...eee...
 

JEFFERSON AIRPLANE - WHITE RABBIT

WHITE RABBIT (G. Slick)
Jefferson Airplane
One pill makes you larger
And one pill makes you small,
And the ones that mother gives you
Don't do anything at all.
Go ask Alice
When she's ten feet tall.
And if you go chasing rabbits
And you know you're going to fall,
Tell 'em a hookah smoking caterpillar
Has given you the call.
Call Alice
When she was just small.
When the men on the chessboard
Get up and tell you where to go
And you've just had some kind of mushroom
And your mind is moving low.
Go ask Alice
I think she'll know.
When logic and proportion
Have fallen sloppy dead,
And the White Knight is talking backwards
And the Red Queen's "off with her head!"
Remember what the dormouse said:
"Feed your head. Feed your head. Feed your head"
 

PINO MARINO - CENTRIFUGA E RISCIACQUO

Centrifuga e risciacquo
Pino Marino
Chiari, sono più belli e chiari
gl'occhi tuoi più di ieri
ed io li guardo solo
un po' come un aeroplano
passato sul divano
pieno di voci e solo
Nessuno che comanda
vederlo in aria è strano
e infatti passa un treno
che gioca col destino
binario e galleria
rosa di casa mia
posata sul divano
venduta da un indiano
Portami ancora agl'occhi
occhi più belli e chiari
distrattamente amari
rubati dai corsari
nel mare di sapone
che risalendo il fiume
ritrova la ragione
centrifuga e risciacquo
e il viaggio dentro a un sacco
di plastica e mistero
Che rimaniamo soli che rimaniamo soli
che rimaniamo soli che rimaniamo soli
a ricordare i nomi
e rimaniamo soli e rimaniamo soli
e rimaniamo soli a ricordare i nomi
nessuno che comanda
 

Messaggi di Maggio 2025

 
 

INFO


Un blog di: ndr66
Data di creazione: 16/12/2008
 

JOÃO BOSCO - QUANDO O AMOR ACONTECE

Quando o Amor Acontece
(João Bosco & Abel Silva)
Coração
Sem perdão
Diga, fale por mim
Quem roubou toda minha alegria
(o amor me pegou)
Me pegou pra valer
Aí que a dor do querer
Muda o tempo e a maré
Vendaval sobre o mar azul
Tantas vezes chorei
Quase desesperei
E jurei nunca mais seus carinhos
(ninguém tira do amor)
Ninguém tira, pois é
Nem doutor, nem pajé
O que queima e seduz, enlouquece:
O veneno da mulher
O amor quando acontece
A gente esquece logo
Que sofreu um dia
Ilusão
O meu coração marcado
Tinha um nome tatuado
Que ainda doía
Pulsava só a solidão
O amor quando acontece
A gente esquece logo
Que sofreu um dia
Esquece sim
Quem manda chegar tão perto
S era certo outro engano
Coração cigano
Agora eu choro assim
 

FABRIZIO DE ANDRÈ - SMISURATA PREGHIERA

Smisurata preghiera
Fabrizio De Andrè
Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere.
 

CHIARA CIVELLO - I WANT YOU

I Want You
di Marvin Gaye
covered by Chiara Civello
I want you the right way
I want you
But I want you to want me too
Want you to want me,baby
Just like I want you
I give you all the love I want in return sweet darlin'
But half a love is all I feel
It's too bad,It's just too sad
You don't want me now
But I'm gonna change your mind
Someway,somehow,oh baby
Repeat
This one way loveis just a fantasy, oh sugar
To share is precious,pure and fair
Don't play with something you should cherish for life,oh baby
Don't you wanna care
Aint it lonley out there
Repeat
Repeat and fade
 

FABRIZIO DE ANDRÈ - PRINCESA

Princesa
Fabrizio De Andrè
Sono la pecora sono la vacca
che agli animali si vuol giocare
sono la femmina camicia aperta
piccole tette da succhiare
Sotto le ciglia di questi alberi
nel chiaroscuro dove son nato
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre
"che Fernandino è come una figlia
mi porta a letto caffè e tapioca
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita"
e io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi
tra le gambe una minuscola fica
nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina
corro all'incanto dei desideri
vado a correggere la fortuna
nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni
ad albeggiare sarà magia
saranno seni miracolosi
perché Fernanda è proprio una figlia
come una figlia vuol far l'amore
ma Fernandino resiste e vomita
e si contorce dal dolore
e allora il bisturi per seni e fianchi
in una vertigine di anestesia
finché il mio corpo mi rassomigli
sul lungomare di Bahia
sorriso tenero di verdefoglia
dai suoi capelli sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita
dove tra ingorghi di desideri
alle mie natiche un maschio s'appende
nella mia carne tra le mie labbra
un uomo scivola l'altro si arrende
che Fernandino mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
sono le braci di un'unica stella
che squilla di luce di nome Princesa
a un avvocato di Milano
ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone
o matu (la campagna)
o cèu (il cielo)
a senda (il sentiero)
a escola (la scuola)
a igreja (la chiesa)
a desonra (la vergogna)
a saia (la gonna)
o esmalte (lo smalto)
o espelho (lo specchio)
o baton (il rossetto)
o medo (la paura)
a rua (la strada)
a bombadeira (la modellatrice)
a vertigem (la vertigine)
o encanto (l'incantesimo)
a magia (la magia)
os carros (le macchine)
a policia (la polizia)
a canseira (la stanchezza)
o brio (la dignità)
o noivo (il fidanzato)
o capanga (lo sgherro)
o fidalgo (il gransignore)
o porcalhao (lo sporcaccione)
o azar (la sfortuna)
a bebedeira (la sbronza)
as pancadas (le botte)
os carinhos (le carezze)
a falta (il fallimento)
o nojo (lo schifo)
a formusura (la bellezza)
viver (vivere)
 

PIPPO POLLINA FEAT BATTIATO - FINNEGAN'S WAKE

Finnegan's Wake
Pippo Pollina
Alfa beta gamma delta
Sotto il ponte di Eraclito
Dove passava il fiume mi bagnai le mani e l’abito.
Eins zwei drei vier
Ascriverò il mio nome
Nell’albo d’oro dei pazzi sul palcoscenico dell’errore.
Perché tutto si dice e perché tutto si fa
Senza sapere il perché senza sapere come
Perché a tutto si crede e perché a nulla si crede mai
Barcolliamo fra falsi miti e uomini in malafede.
James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.
Così in basso come in alto
La legge di Trismegisto
L’ermete che dall’Egitto segnava le stelle sul registro.
Più diviso meno per
Io amo la matematica
Perché lei non giudica i miei pensieri sulla genetica.
Perché viviamo nell’era della divina apparenza
Della ferita profonda inferta al sole della coscienza.
Perché tutto ci piace e tutto ci assottiglia
E ci riduce al prezzo incollato sul tappo della bottiglia.
Perché viviamo al guinzaglio dell’indifferenza
Dei tabulati dei grafici in borsa e dei capricci della scienza.
Gente di Praga e Dublino
È forte l’odore del vino
Il sole tramonta a Sion
Due minuti più tardi che a Riom.
Sonno risveglio la quiete
Il pino la quercia l’abete
Der starke Geruch von Most
I go quickly to the silly Post
And I get lost.
 

MAX GAZZÈ - IL SOLITO SESSO

Il solito sesso
Max Gazzè
Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta…
si, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta:
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora stai zitta, non parlarmi nemmeno.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Perché, sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l’età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te un pochino almeno servisse.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell’arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell’orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza”
è quello che ho provato prima in tua
presenza…
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri forte in questa cornetta…
maledetta, mi separa dalla tua bocca!
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l’abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Posso rivederti questa sera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto…
Quello che dovevo dirti, io te l’ho detto
 

BAUSTELLE - IL CORVO JOE

Il corvo Joe
Baustelle
I barboni mi guardano mentre mastico la lucertola
anche oggi è domenica tutta d'oro la gente luccica
mentre osserva le anatre inventandosi la felicità
la sorvolo e capisco che maledice la mia diversità
ma nel parco ci abito è la vita mia esser simbolo
di paura e di morte, sono tenebre i miei abiti
i bambini sorridono "mamma guardalo, che bestiaccia è?"
gli alberi mi consolano apro le ali e resto immobile
gli studenti li evito
preferisco le ricche vedove
con gli anelli di platino
sono un ladro ma fine gentleman
Io sono il corvo Joe
faccio spavento
state attenti lasciatemi stare
solo certi poeti del male mi sanno cantare!
I borghesi si siedono e poi leggono il giornale
i ragazzi si baciano, mezzogiorno sta per scoccare
senza grazia e gracchiando mi avvicino e poi li supplico
se soltanto per oggi fossi libero di parlare
"piacere: corvo Joe,c'è da mangiare?
solo sassi sapete lanciare
meritate di andare per me nell'eterno dolore"
Io sono il corvo Joe
faccio paura
state attenti lasciatemi stare
solo certi poeti del male mi sanno cantare!
Ma vi perdono
perché in fondo portate nel cuore
sangue che è destinato a seccare
vivete a morire.
 

ELVIS COSTELLO - SOMEONE TOOK THE WORDS AWAY

Someone Took The Words Away
Elvis Costello
Poor head
Can hardly move my lips for speaking
I said
So, what is this thing I cannot explain?
I'd blame all the things I feel but can't quite place
Perhaps they're written on my face
Someone took the words away
Why don't you speak up and say what you mean?
Summon my powers of conversation
I talk to myself,
I'm fine
When you're around,
Then I decline the invitation
It's strange to finally find myself so tongue-tied
A change has come over me
I'm powerless to express
Every thing I know but cannot speak
And if I try my voice will break
Someone took the words away
Someone took the words away
 

PACIFICO - L'ALTALENA

L'altalena
Pacifico
Vorrei darti aiuto, vorrei starti vicino
proprio adesso che ti senti accerchiata
Che trattieni il fiato, sciogli i polsi
e ti ritrovi legata
Sorvegliarti, guardarti dormire
sulla porta attento a non tossire
Assicurarsi che nessuno ti disturbi o ti tradisca
Buio pesto, zitti e mosca
E capire dai tuoi versi se sogni di volare
se gemendo provi un dispiacere
Se alla fine di un incubo, di una metropolitana
ti ritrova il mio cane ...
Starti a sentire mentre raduni il coraggio
Fai una doccia e togli di dosso il viaggio
Asciugarti e tenerti una mano sul petto
dov'è il batticuore
Cuocerti la carne, darti il pezzo migliore
Prometterti, senza averne, privilegi e fortuna
e dopo cena avvicinarsi e farsi compagnia
sulla mezzeria
sopra un'altalena
E portarti in riva al mare, gettargli i sassi
alzando ciuffi d'acqua e schiuma
E cercarti negli occhi, dentro gli umidi fossi
Cade il sole e l'incendio sfuma
Vorrei darti una mano vorrei darti aiuto
proprio adesso che ti volti accecata
E nel punto più basso, in fondo alla china
dove il piano si sfalsa e si inclina...
Io ti aspetto lì, io ti aspetto lì
 
 

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