Gocce di rugiada

RATZINGER E VALLANZASCA


Nel gennaio del 2008 Papa Benedetto XVI è invitato dal rettore dell’Università La Sapienza di Roma a intervenire all’inaugurazione dell’anno accademico 2007/2008. Apriti cielo! Un nutrito gruppo di studenti e docenti dell’ateneo si oppone definendo l’invito “sconcertante”, considerando Ratzinger “troppo reazionario per entrare nel tempio della conoscenza”. La feroce protesta (dalle vaste proporzioni mediatiche) porterà lo sgradito ospite ad annullare la visita.Nell’aprile del 2010 Renato Vallanzasca – che, per la cronaca, ricordiamo essere uno spietato criminale degli anni ’70, reo d’aver commesso omicidi, rapine, sequestri ed evasioni, condannato poi a 4 ergastoli per 260 anni di reclusione – è invitato all’Istituto di Istruzione Superiore “B. Pinchetti” di Tirano, per testimoniare, dinanzi a un pubblico di giovanissimi, che "in Italia la certezza della pena esiste" essendone egli stesso la prova vivente. Tutto tace. Nessuno si oppone all'invito, non si alza una sola voce di dissenso, non si scatena una minima protesta.  La notizia a stento viene riportata dai telegiornali e quotidiani nazionali. Come se permettere a un delinquente pluriomicida, tra i più efferati del nostro secolo, di dare lezioni di vita e di spicciola giurisprudenza a degli adolescenti sia la cosa più normale di questo mondo.Io concludo questo post con un canonico no comment. Ma inviterei chiunque lo leggesse alla riflessione, indipendentemente dai propri ideali e dal proprio credo religioso.Che cosa è realmente sconcertante? Le risposte, a mio dire, sono molteplici.