La Mente e l'Anima

Blasfemi alla morte


Rintocchi segnati da campaneE da suoni di chitarra, strimpellata a tonoDa nessun uomo, da nessun essere percettibileMa da quelle forze, in vero, impercettibili, incomprensibili a ragioneDa un es puro fatto sostanza illusoria e sinfoniaChe ti prende e ti trasporta e ti riporta Come burattino, perfino zoppo, tra le sue maniOnnipotente e onnipresente e infinito e finito ugualmenteE tu, fermo li a guardare ebete Quei sentieri battuti a forzaE bruciare quelle case, brulicantiD'animi ribelli che si inoltrano in mondi proibiti e inconcepiti e irrazionaliPer gente trascinata e scorticata a sangue Da tautologie e solipsismi infami e retorici e radicali.Grida nel deserto freddo della foresta piovosaL'ombra di quell'uomo vittima bruciata viva degli uominiSola l'ombra è morta in lui e l'uomo è perso a posto suo.           Zemzemi M.Khalil