La Mente e l'Anima

PIANTO PSICOTICO


Accompagnato da questo mio spirito pericoloso,cammino lento, nel tragitto oscuro e buio,Nella corda tesa che traballa sospesa in aria, equilibrista come tanti mi ritrovo spaventato sul'orlo del precipizioAggrappato solo a me stesso che proseguo annebbiato da questi fumi e da queste urlaCircondato fin dall'inizio da gente morta scalmanata, negra di spirito e bianca di menteGente figlia della rivoluzione tecnologica, che se ne va in giro come posseduta da spiriti ebeti di fronte al mondosoffocato pazzo da esemplari di uomini sfattonati e impasticcati, falsi figli del sessanta, del piompo, dell'LSD, delle rivoluzioni rosse e nere e degli hippie pace e amoreEpoca finita e andata seppellita nel mare di merda di progenie senza valori e senza idee e senza ideali, senza più lotte e senza più sangue, senza più vita, aggrappati a un telefono, incappati nell'ombra.Dèi loro del duemila, esseri pomposi in cerca del nulla, gioventù bruciate difronte a menti geniali scartate e ostacolate in eternoGente depressa, per visualizzazioni e mi piace mancanti all'appello, gente repressa, chiusa che chiude al mondo e che sgauzza allegra nel sangue del passatoannegata nel Rep e nell'easy listening di tutti, gente sviaggiata e sfattonata persa sotto letti ammuffiti con la mente in putrefazioneDonne nude pompinare che con disinvoltura piena se ne vanno in giro a gonne alte e mutandine al vento, ripudiate da Venere e recluse nel vuoto del maschiaccio senza palleAnnegate invece dagli applausi e dalla fama del popolo, rinneganti eterni del sudore della fronte e del dolore della schienaUn vagabondo povero sotto questa pioggia maschera le sue lacrime di passione saggia nell'infinito, e gridando a lupo... muore, sanguinante, preso per pazzo che giace come stronzo Su libri sporchi di sangue e vino e capelli bianchi e mosche nere che ronzano chiacchiere e sputano, rifiutando il suo corpo nudo, in fiamme, putrefatto e sporcoClerici senza tuniche, nudi, che bestemmiano in bimbi peccatori pudici, inverità senza peccato, Vescovi muoiono invece per froci liberi che scopano pazzi, e ridono, d'altronde, per gioventù traumatizzate dai giurati di dio.Vedo gente morta libera nel suo io pensante piangere Inana sedata da formiche incoscienti divoratrici di gambe forti. vedo vecchietti arzilli strapparsi gli ultimicapelli di una vita vera ma finita senza ricordo vista l'antinomia di nipoti sguerci. Vedo amici gridare, fottuti sempre, da questo gabbione nero che ci uccide lenti.E gli spiriti del miraggio e della notte e del sogno seguono sentieri nostri buoniSpargendo sorsi in giro di vita e indizi e morte e vie sperdute, e quel che passa per le menti Bramose di salvarsi in falsi dèi dell'illusione, che son delizie per l'io morente e ingenerato.                                               M. K. Zemzemi