La Mente e l'Anima

CERTI QUARTIERI


quanto sono alte le spighe di grano qui, sembrano muri, come la sabbia e l'immondizia attraversando questi quartieri lungo la strada. quando e' buio arrivo addirittura a pensare che non ci siano stelle, che il cielo della nostra terra si sia tutto infittito e che ciechi la luce di quelle piccole lune rilassate nel tacere candido del nulla. e mi deprimo. solo il mattino dopo riesco a sorridere e capire che sono i muri ad oscurare il firmamento, che in altri luoghi, chissa dove qui sulla terra, loro si vedono, illuminano...quando poi il sole e' ben alto e tutto si vede chiaro e folgorante, e spesso si alza timido il vento, mi vien da notare le foglie che vibrano insieme ai sacchettini della spazzatura sparsi e alle pozzanghere di piscio fresco dei barboni in terra, e sembrano grossi brufoli pussosi su un viso che sarebbe angelico o pidocchi sui capelli nerboruti di Sansone. e mi deprimo.  strano pensare a quel olezzo o a quella notte, e voltarmi a guardarli e ad assaporarli. sono sempre cosi vicini nonostante la distanza, basta voltarmi ed ettari di strada crollano, secoli di vita si fanno attimi... voltarsi e guardare mi resta come la pesca, come, dopo aver allungato il filo a metri di distanza lanciando l esca, lo si riprende, che sia lui lontano 2 metri o 3 o 5 o 20. simpatico voltarmi a quegli olezzi o al buio senza piu stelle... simpatico si... un boccone caldo brace che mi squaglia la trachea... simpatica morte come tante; come tante prima di quella cicca, semplice, che nulla puo, se non portarti via dal voltarti alla notte cieca, al maleodore del piscio dell immondizia, ti porta a non morir piu. una morte cicca, semplice, che surclassa le altre, le zittisce, per sempre... e sembra, quando si attraversano certi quartieri della vita, quasi meglio...                                                                                  Zemzemi K.