La Mente e l'Anima

Era


era guardare l oceano dal terzo mondo, sensazione di stelle, di vita, di nuova vita... scommettere tutto per raggiungere la costa opposta, senza conoscere la meta, senza sapere se per arrivarci morirari squartato da uno squalo o dall'ansie nel vedere onde immense a due passi da te, pronte a deglutirti intero... ricordo lo sfiorare la sua sabbia la prima volta, il vento la accarezzava in vortice caldo freddo, caldo freddo, e lei ovviamente non lo sentiva, ero io a sentirlo, e lo sentivo tutto, il mio corpo sudava caldo freddo, caldo freddo... fu stupendo veder danzare quei chicchi in giravolte, capriole, salti in aria e come ho gia detto fu ancor piu stupendo quando il vento fattosi cupido porto' a me quella sabbia che mi sfioro appunto,mi tocco, mi sorrise, mi entro' dentro tutto d'un fiato come il negroni che non mi ero affatto sorseggiato prima di andare li, a osservare l oceano. il bello fu che quella danza era solo il velo, cieco e muto, di quello splendore, di quelle onde, di quell infinita' che vedevo racchiusa anche nell unica goccia che pote sfiorarmi appena la pelle, quando per caso si mosse verso me che pero' mi allontanai, per non bagnarmi.                                                            Zemzemi K.