La Mente e l'Anima

Il blog tratta di arte in generale, dell'immenso universo della pittura, della poesia, della musica e del disegno. Noi che siamo padroni di un corpo e di un'anima, tentiamo di fare tutto il possibile per descrivere ciò che nel nostro tempo possiamo ammirare ed assaporare o disprezzare ed evitare, attraverso noi stessi e con la forza del pensiero e dell'immaginazione che vanno a congiungersi con ciò che ci circonda .

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

Debolezze. La Paranoia

Post n°70 pubblicato il 05 Settembre 2016 da ArtigianidelPensie
 

"si, pronto "
"oi Kal che fai ora?"
"niente, facciamo un caffè? "
"ti ho chiamato per questo." 
"dai, a fra poco".
Pochi minuti e ci trovammo nella cucina del collegio a chiacchierare, mentre lento e borbottante saliva il caffè. 
Spesso ci si ritrovava li, e nell'ultimo periodo in particolare eravamo più incoraggiati ad andarci, chè una ragazza, molto affascinante e carina che abitava li, s'affacciava a prendersi un caffè con noi. Ovviamente essendosi Buch fidanzato da un po' con Fra, ero io ad interessarmi ad Elena, così si chiamava, e abbarbagliavo Buch ogni pomeriggio per prenderci il caffè con lei almeno finché io stesso non sarei riuscito ad ottenere più confidenza. Perciò eravamo li anche quel pomeriggio, l'ambiente era calmo, fuori soffiava il vento e il cielo era grigio come il pavimento della cucina e pareva di essere avvolti da nebbiolina piatta, oltretutto, regnava il silenzio. Non una voce. Dopo un po', il caffè era pronto, le sigarette rollate, e lei, così stupenda entrò. I suoi capelli tinti di nero d'ossa, come neve candida calavano valanga sulle sue spalle femminine ma resistenti. E i suoi occhi s'illuminavano ad intermittenza, come alcune stelle del cielo nella notte di San Silvestro. Poi, sinceramente, non ricordo altro. La mia mente se il mio cuore batte troppo non riesce a memorizzare i tratti. E in quel caso batteva abbastanza. Quando entrò feci finta di nulla. Per un secondo, poi pacato salutai 
"ciao Elena"
Poi Buch ripetè anch'esso, poi lei di risposta
"ciao ragazzi" con un sorriso stanco, ma dalla forma bella come la luna dopo il plenilunio. Ci mettemmo a parlare, parlava d'arte mentre i suoi soliti occhi danzavano, talvolta sulle mie pupille e talvolta su quelle di Buch. Parlava di Pollock e Salle di Kubin e Schiele, stava studiando le avanguardie e tutto il '900
"un periodo d'oro!" ripeteva distendendo le labbra e aggrottando le sopracciglia. Stavo anch'io studiando le avanguardie ed era piacevole ascoltarla. Ero perso nel suo viso, quasi non parlavo, quasi sudavo, ma nulla traspariva ne dai miei occhi ne dalla mia gestualità, tutto andava bene. Di lì a poco ci salutammo, augurandoci, tutti a vicenda, buono studio, buon pomeriggio e buona sera. Lei, quindi, se ne stava andando con i suoi capelli lisci verso la porta. La apre. Fa per uscire . Ed io, preso da un impeto d'orgoglio e formicolio di stomaco, la fermai.
"ELENA!" 
E si fermò, e girandosi sorrise, e si, ancora una volta. Ed io, ancora una volta, perso nel suo sguardo, in quell'attimo spento che quasi tremavo le dissi 
-Mi daresti il tuo numero? - 
e poi, prendendo brevemente fiato
- magari domani ci sentiamo per prendere il caffè- 
Me lo dette e salutando se ne andò. Da quel momento un po' per paura, un po' per orgoglio non la chiamai mai. E lei, non s'affacciò più per il caffè; Un po' per orgoglio, un po' per amor proprio. Non s'affacciò più per il caffè 

 

 

                                                                                           Zemzemi K.

 
 
 

SITUAZIONE IRREALE

Post n°69 pubblicato il 04 Settembre 2016 da ArtigianidelPensie
 

Situazione irreale
tornare a casa non mi sembra poi cosi'male
ma non mi riesco a trattenere
non voglio restare a pensare
devo agire e non divagare

situazione irreale
mi addormento all'alba e mi risveglio dopo pranzo
con in tavola la solita pasta d'avanzo
non mi voglio arrendere a questa realtà
non vorrei iniziare a credere che tutto ciò che ho fatto
sia finito nel pozzo dei desideri
dove lanciare una moneta mi è impossibile economicamente
non ho nulla in tasca ma ho troppo da tirare fuori dalla mente

situazione irreale parlare con amici e parenti
ascoltare i loro lamenti stando attenti a non sbagliare
rifiutare qualsiasi invito a cena
non perché non ne valga la pena
ma perchè il corpo non regge il colpo accusato
non vuole scavare nel passato

situazione irreale
che possa cambiare il mio umore
che faccia di nuovo battere il mio cuore
indurito dai sentimenti dati in prestito
e mai avuti indietro
affogato nel vizio di regredire piuttosto che avanzare

situazione irreale
forse è normale pensarla in modo diverso
rimanendo nella propia solitudine quasi voluta
a scoperchiare vecchi ricordi ormai quasi svaniti
a leggere e scrivere cose diverse dal normale

situazione irreale
fa male credere di lasciare la presa dove sei aggrappato
rimenere seduto a scrutare sfogare e sfogliare le mie idee
pure nevrotiche e sovversive
 mentre le case crollano la gente muore insieme agli ideali di chi vive
relegato in uno stato mentale che sia del resto anche geniale

situazione irreale
perchè non esiste il destino se non te lo crei oggi
non esiste felicità se non ti muovi a cercarla
non esiste maliconia se hai saputo gestire la tua vita
arrivata fino a quel punto prima di esplodere
non esistono lacrime che possono riempire un fiume
per farle sfociare nel mare

Situazione irreale
adesso ne voglio parlare
faccia a faccia con la morte
con la gioia di vivere
con i miei gentori e fratelli
con i miei fardelli esistenziali
e tutto ciò da cui mi sono fatto trascinare
per non evacuare la voglia di persistere ed insistere
nell'agire dopo aver pensato

situazione irreale
non è poi così male confrontarsi con se stessi
non è facile escogitare compromessi per restare fermi
non è bello sentirsi animali in gabbia
e non poter fuggire via

situazione irreale
non potrebbe fare male
potrebbe essere un nuovo punto di partenza
per l'ennesima volta
mi trovo a conversare con me stesso
e cercare di capire cos'è successo fino ad adesso
e in che punto sono arrivato
e perché mai mi sono fermato.

 

                                                  Morris

 
 
 

HAI SURCLASSATO I TUOI GIORNI

 

Hai surclassato i tuoi giorni
relegati in gironi duri
hai superato le barriere che rendevano schiavi  i tuoi ideali
hai respirato aria fritta e ascoltato pazzi svalvolare
hai assaggiato il nettare che porta alla comprensione della vita
ti sei guardato allo specchio non riconoscendo il tuo volto segnato
hai dormito a malapena
e poi sei diventato ciò che ora sei
un'anima che vaga in cerca della sua soluzione
un'essere che incatena le sue angosce in agonie distanti
 e vede scendere giù dai suoi occhi stanchi lacrime alcoliche
per suddividerle in porzioni di disagio nelle ore buie e solitarie
ma ora la tromba squilla e ti devi destare
non puoi restare in disparte
tocca avanzare e combattere i demoni che si sono aggrappati sulle spalle
recidere con la lama ciò che ti lega al passato
oltrepassando l'oblio della follia
spezzando le maldicenze e  pregiudizi
servendo la penna e obbligarla a essere manipolata dalle tue dita
guidate dal tuo intelletto
gratifica ogni tuo difetto
sii adeguato e a volte scorretto
non ti far mettere i piedi in testa
non resta che ridere di fronte a ciò che sembra minuscolo
in confronto a ciò che è insormontabile
agitati e disconnettiti dalla realtà
prima o poi ci sarà la resa dei conti
ma non ora se ti nascondi
se si nasce quadri non si muore tondi
confronti e affronti in generale incontri e scontri gente
si sente ed è sempre più frequente
la gente non capisce niente
denigra l'immigrato
delucida il suo interesse nei riguardi dello stato
condannato a morte
chiudi le porte della percezione non ci sono più cose belle e belle persone
affida tutto a te stesso e
 a volte al caso che hai inseguito
regurgitato e disprezzato
sbagliato o corretto
non l'ho mai detto
ciò che non è come dovrebbe essere
essere o non essere a volte è una condizione mentale
che ti spinge a rimanere integro nella tua indole
duole la schiena e i pugni sono di pietra
carta vetrata nell'anima
alla minima stronzata
una goccia caduta dal vaso che trabocca
ora non scivolare e cadere
non battere la testa
resta integro
resta sano
resta come sei
fai ciò che vuoi
e adesso fottitene
di tutto ciò che può passarti addosso.

 

                                                             Morris

 
 
 

NENTE IN CUI CREDERE

Post n°67 pubblicato il 04 Settembre 2016 da ArtigianidelPensie

Non c'è niente in cui credere
potresti cedere
o far succedere qualsiasi cosa
come povare a esistere davvero
sincero come sempre
vorrei
tentare di arrampicarmi sugli specchi
cercare di tenere gli occhi aperti
e non cadere mai
guardare le stelle nella notte più passionale
osservare la luna che sorride e ti abbaglia
fino a dissolversi  nell'alba della tua città
senza essere indifferente nei riguardi del presente
e sperare di trovare l'armonia e la gioia della tranquillità
annientando la malinconia e la negatività
salutando con la mano chi passerà dinanzi a te
respirando aria pulita
riempiendo i polmoni e la testa
di brezza marina
nella bellezza della luce mattutina
il sole che bacia le tempie del bagnante
la pioggia che bagna la pelle del passante
senza nessun'ordine stabilito
quando sei uscito l'ultima volta di casa
senza badare a nulla e senza alcuna scusa
potresti sconfiggere l'odio e la violenza oggi
vorresti osare nel pensare di fare qualcosa di normale
nel caos dei giorni senza senso
dando il giusto peso ai momenti
e alle situazioni coscienti
senza troncare la vita
o spezzarla a metà
essere libero di agire
con la necessità di realizzare un sogno
con la volontà di cavarsela in ogni situazione
e fuori dagli schemi
non siamo nati per non esistere
e non possiamo vivere per rimpiangere.

 

                                                                Morris

 
 
 

NUOVI ORIZZONTI

Post n°66 pubblicato il 04 Settembre 2016 da ArtigianidelPensie
 

Punto la testa verso nuovi orizzonti
pronto per cominciare a cambiare un po di cose
oltre i giorni attraverso i sogni
il cammino è lento
perchè il tragitto è ripido
sul sentiero della pace
il mio animo non ancora tace del tutto
un'vento tiepido mi spinge avanti a continuare senza mollare
cerco di raggiungere il silenzio interiore
e non muore mai un'idea che valga qualcosa
non scosto i miei pensieri
e non li trascuro
non resto nascosto
se loro a volte trascurassero me
almeno di notte
sarei perduto nell'oblio del buio più totale
e non arriverei mai verso l'illuminazione completa
come una lampadina accesa
nutrita dall'ebrezza di questa vita malata di spirito
questa vita intossicata dalle passioni
questa vita che mi prende per le mani ogni giorno per mettermi all'opera
quest'opera che fa della mia vita una cosa sacra
quando non sai dove aggrapparti per nessun motivo al mondo
scava nella tua mente  cerca nella memoria e non distrarti
e non pensare a niente che non valga davvero un pensiero
prosegui con il passo greve sull'infinito delle cose uniche
nessun invito a tornare indietro
nessuna spiegazione
nessuna insinuazione a sbagliare
andare e basta
senza troppi dubbi
ma con una quantità immensa di buona volontà e voglia di restarci
immerso dentro fino in fondo.

 

                                                 Morris

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ArtigianidelPensie
Data di creazione: 19/04/2015
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

costanzatorrelli46gianor1sols.kjaersexydamilleeunanottegnam_2010street.hassletopobimbo.66psicologiaforenseArtigianidelPensielacey_munroil_pabloFlautoDiVertebragesu_risortoannunz1ciaobettina0camnisi1943
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963