Va pensiero...

Non voglio lavorare fino a 65 anni!


Ma la Bonino che propone di alzare l'età pensionabile delle donne a 65 anni, dove vive? Si rende conto che qui non siamo in Scandinavia, che le donne lavorano tutta la vita, 2 volte e non è il solito vittimismo. Cominciamo dagli asili, quelli pubblici in Italia non bastano, troppi bambini restano fuori, e chi aiuta in modo essenziale le giovani madri che lavorano? Le nonne, che in pensione, si possono occupare dei nipotini per supplire una mancanza dello stato. Passiamo alla gestione della casa, chi se ne occupa? Le donne, dopo il lavoro fuori casa, puliscono, lavano, stirano, cucinano, spesso molto poche aiutate da marito e figli e se ci sono persone malate, anziani da accudire? Chi se ne occupa? Le donne, che a 60 anni, hanno spesso genitori anziani ultra ottantenni, per i quali non ci sono case di riposo, assistenza adeguata ecc... e se le donne devono restare a lavoro oltre i 60 anni, dove mettiamo tutti i nostri vecchi di cui nessuno si occupa? Se sono invalidi poi... è un drammaInsomma, con la carenza incredibile di servizi per le donne che ci costringono a fare veri e propri miracoli per conciliare lavoro e famiglia con scarsissimi aiuto da parte della organizzazione sociale, ora vogliamo far pagare alle donne anche i costi di uno stato che non è capace di fare una programmazione economica che garantisca la pensione a tutti?