EsSeNzA DeL PeCcAtO

"Passaggi"

Quanti ricordi che ho lasciato su quella strada.... me ne accorgo solo ripercorrendola... ai lati avvolti dal buio  spiccano gli immensi cipressi, maestosi ed insensibili, mossi dal vento sembra che prendano vita, si animino in forme tetre fatte di ombre nere riflesse dalla luna nel blu scuro della notte ....un brivido mi percorre la schiena... un brivido caldo insopportabile ....e quell'odore!! ...di umidità che si mescola coi cespugli è inconfondibile, quante volte era riuscito a penetrare sin dentro al cervello, come veleno assunto a piccole dosi ed a impossessarsi di me.... ma era estasi inebriante..... irrinunciabile....

....com'era bello quel pochissimo rumore.... l'acqua che scorreva, il vento sul viso. La sensazione di avere tutto  in pugno, l'acqua, il vento, il rumore, come un burattinaio che tira le fila di se stesso.... della sua vita....

Tutto questo in quel piccolo, meraviglioso, assurdo passaggio. Poi ad un tratto guardi dallo specchietto retrovisore attraverso il parabrezza e non vedi altro che macerie.... rami spezzati, ciottoli rovesciati.... e ti chiedi... Ma quale rumore? Quale vento? ...quale paesaggio ho tenuto stretto dentro al mio pugno??

Passaggi....