Merry & Pippin

Il Nazgul e Gandalf


Il Signore dei Nazgul si fece avanti, varcando l'arco che mai nemico aveva oltrepassato, e tutti fuggirono innanzi a lui. Tutti eccetto uno. In attesa, immobile e silenzioso  in mezzo allo spiazzo del Cancello,sedeva Gandalf su Ombromanto: Ombromanto, l'unico dei liberi cavalli della terra capace di tollerare il terrore, impassibile, risoluto come un'immagine scolpita a Rath Dinen. "Non puoi entrare qui." disse Gandalf "Torna negli abissi preparati per te!Torna indietro! Affonda nel nulla che attende te e il tuo Padrone! Via!" .Il  Cavaliere Nero  fece scivolare il cappuccio e, meraviglia! Portava una Corona regale; eppure sotto di essa vi era una testa invisibile, poichè fra corona e le grandi scure spalle ammantate brillavano rossi i fuochi. Da una bocca inesistente proruppe un riso micidiale.[...] E con ciò levò la spada e delle fiamme ne percorsero la lama.Gandalf non si mosse.In quell'istante, lontano in qualche cortile della Città, si udì il canto di un gallo. Era limpido e chiaro, ignorava la magia e la guerra, non faceva che acclamare il mattino che su nel cielo, oltre le ombre di morte, si avvicinava con l'alba.E come in risposta giunse da lontano un altro suono. Corni, corni e corni. Si udivano fiochi echeggiare nei fianchi del cupo Mindolluin. Grandi corni del Nord che suonavano con forza. Rohan era finalmente arrivato.
 Ti lascio un saluto e un abbraccio stretto stretto.Sempre forza e coraggio mè, speciamente quando l'ombra incombe!