Ombre di Luce

più povero di ogni povero


Carissima,leggo sempre meno, non riesco a soffermarmi sulle fioriture di primavera, e il suono dell'urlo della terra mi sembra provenire da un'era lontana. Insomma, devo lottare contro i tentacoli delle quotidiane responsabilità che m'assorbono e oscurano le sensazioni più profonde.È la lotta per la bellezza - se vuoi - della sensibilità; più semplicemente della memoria per non tornare all'essere di un tempo così simile a questi sguardi persi, sconfitti, a queste espressioni che vorrebbero essere sorprese ma che di sorprendente hanno la vacuità. Ritrovarmi affiliato nuovamente a questa compagnia, dopo tutto il tragitto fatto, mi renderebbe più povero di ogni povero che da sempre è povero. Così ti scrivo, carissima, perché, qualora cogliessi un qualche oblio della mia mente, tu possa scuotermi dal sonno che s'accenna, anche quando sarai tentata di donarmi la tua benevolenza e lasciarmi dormire un po'. Scuotimi soprattutto se vedrai disamorarmi alle righe di questa penna, unica salvezza dell'anima mia. Tuo introvabile,AM