Ombre di Luce

là dove volano i corpi


Cara,mi dimentico così spesso che siamo corpi! Tra questi tu che posso solo immaginare, e che ora non immagino più. Immaginare edificando sulle più eteree tra le cose che possono percepire i corpi: sui suoni, sulle vibrazioni, sui reciproci echi lontani da valli altrettanto lontane.Dimenticanza che non è una rimozione ma il vizio di forma del mio pensiero che di ogni corpo vorrebbe rivoltarne la forma e coglierne l'informe anima, come se ciò che è dentro fosse più prezioso del fuori, come se un gas nobile potesse sgorgare dall'opaca corruttibilità del piombo. Per sollevarsi (da sé) ciò che è fuori non è meno necessario di ciò che è dentro. Mi dimentico così spesso che siamo corpi: qui e ora il mio che incide queste parole; qui e ora, il tuo che scorre queste incisioni. Qui e ora, voi che non conosce(re)te il mio, poiché spesso dimentico di essere. Tuo, ancora introvabile,AM