Ombre di Luce

senza pace


Cara, mi hai augurato di trovare la pace interiore, percependomi inquieto - ché gli inquieti si assomigliano tutti; sono i sicuri che calzano mille maschere. Certo, l'intenzione ti rende amica, eppure di quella pace non so che farmene se mi tiene lontana dal mondo. E, concorderai con me, non è il mondo delle pervasive luci psichedeliche, che si consuma consumando, che grufola nel superfluo. Daresti pace al mondo che immagina e s'immagina, che s'appassiona delle passioni, che ha colori verde bosco, blu mare, azzurro cielo, che dai bimbi guadagna le utopie a dai vecchi i vaticini, che del caos conosce le regole, degli dei le vendette e dei demoni i sotterfugi e i premi? Vorrei dirti ancora e ancora di questo mondo, però dammi il tempo di scoprirlo così che possa raccontartelo. Quindi non augurarmi quella pace, che vita non è pace e se lo è prende un altro nome, che prima del corpo, quel nome, prende l'Anima. E la mia ancora s'agita. Tuo,AM