Ombre di Luce

l'uomo e il suo mare


aprile 1952... mi scivola. Non riesco a trattenerla, ancor meno a tirarla verso di me. So cosa è attaccata al filo della mia lenza, filo che il tempo ha usurato. È esperta la mia mano. Ma ora ha angoscia. Non riesce a riavvolgere la sua lenza, la mia mano che ora guardo come se fosse la mano di un altro. Pesante, mai avuto all'amo niente di più pesante, e mai come ora dovrei avere la mano salda e il filo giusto. Nulla di tutto questo, e nessuno intorno a me. Un uomo e il solo mare. Strappa ancora, mi ferisce. Non riesco a riavvolgerla. Che mi tiri giù, maledetta vita...