Ombre di Luce

terremoto


  Ma quanta bella ipocrisia, Mitamit. Quello che (mi) hai scritto ieri è solo un bel bicchiere mezzo vuoto. Ma c’è di più, perché fai qualcosa di ancora più meschino (ma ovviamente potresti affermare che è la «mia parte» a farlo!): la luce della razionalità si giustifica dietro le ombre dell’irrazionale.  E così se in quel giorno tutto è precipitato e, nel precipitare, è affiorato il significato tragico della vita, vuoi consegnare il fardello solo all’istinto, alle zone d’ombra di quell’uomo: elevi l’indice e trasporti il male altrove. Ma è solo una immagine che consegni, non l’essenza.  E quanto all’avermi voluto «nutrire», è stato il solo modo che avevi per sopravvivere portando nel solco che si era aperto dopo il terremoto, goccia dopo goccia, l’acqua necessaria per farne un fiume vitale.  Ma in fondo si sa — e guarda bene il sogghigno: la luce è una, ma le ombre sono un esercito di fantasmi.Archetypon