Ombre di Luce

sognarsi sognanti /2


  Chissà se ora, Mitamit, riuscirò a farti capire quello che appena ieri ho accennato. E farò uso di metafore; e farò uso di emozioni: farò uso di tutto quello che l’immaginazione crea in me.  Perché — ma è la mia sensazione — dentro ognuno di noi esiste un verso, una freccia nel tempo, che scocchiamo ad ogni passo nella traiettoria della nostra vita, con la punta rivolta in un punto. Un indefinibile ma preciso punto. Non chiamarlo destino; è un orientamento che, quando guardiamo il cielo stellato, ci fa preferire la splendente Venere al Carro maggiore, le tre semplici una sull’altra al disordinato gruppo di stelle lì a sud.  Ora come afferrare tutto questo? Se lasci la coscienza andare un po’ più lontano da te, se chiudi la porta al pensiero, se oscuri le luci del mondo, allora cominciano a sgorgare, da una sorgente nascosta, fluide e indefinibile cose. Caotiche, incomprensibili, plastiche, spaventose, fascinose: cerca, cerca dentro, dentro di esse… di te…Archetypon