Ombre di Luce

Sogni /5


  Chissà, lettore benevolo, se hai mai fatto un sogno simile a quello che ho fatto stanotte…  Entro nel palazzo dove abita un amico di gioventù. Dopo l’ingresso, invece di incamminarmi per il corridoio di destra, che conduce al piano superiore, vado a sinistra. Nonostante il buio, riesco a camminare tra mobili antici che lo impegnano. Al termine del corridoio però mi rendo conto che è cieco su una stanza dove dormono molte persone. Non le sveglio, torno indietro e scavalco, senza svegliarlo, un uomo in un letto.  Giunto al bivio precedente apro una porta, alla mia sinistra, che dà su un cortile a forme quadrata, circondato da alte pareti bianche, con bellissimi balconi, a colonne, di legno scuro. Qui ci sono dei servitori; chiedo ad uno di loro, un uomo di colore, come fare per arrivare al piano superiore; mi indica una scala. Gli chiedo da quando tempo è stato chiuso il corridoio di destra; mi dice dal ‘905; rimango perplesso; penso ‘95.  Mi incammino per la scala, anch’essa di un bel legno scuro, talvolta prendo scorciatoie non necessarie come mi viene fatto notare dal servitore. Arrivo alla fine della scala: c’è un salto su un vuoto da fare per raggiungere il piano superiore. Devo contare fino ad otto: nonostante il mio disagio per l’altezza, salto e raggiungo l’ingresso.  È un ingresso a forma di cerchio, sufficiente per un uomo solo.  Sono arrivato. (con buona pace dei freudiani, questo sogno fa la felicità degli junghiani)