Ombre di Luce

(ap)punti 15-18


15) Nell’antica Babilonia, non esistendo medici, i malati venivano portati sulla pubblica piazza e i passanti [obbligatoriamente] dovevano avvicinarsi, discutere con il malato e, se avevano avuta quella malattia o l’aveva avuta un loro amico, consigliarli la cura. Ecco, attraverso il mio blog, consideratemi un malato sulla pubblica piazza. 16) Ancorché malato, anzi proprio come malato, sono anch’io [ventoesereno se ne preoccupava ieri] un uomo. Non ostinatevi ad attribuirmi doti particolari. Ho sempre scritto che sono un uomo normale e lo ribadiscono anche ora: sono un uomo normale. 17) O no? Perché m’accorgo che se mi chiedete di qualche strana abitudine non è che trovi alcunché di particolare in me: forse proprio per compensare una patologica capacità introspettiva, ecco che nell’esteriorità ritengo di non aver niente di manifestamente fuori norma. Ed allora perché chi mi conosce si ostina a inserirmi nella categoria degli uomini “strani”?18) Comunque non preoccupatevi: il cielo è sereno, oggi non ce ne sono più tanti. [L. Dalla]