Ombre di Luce

emergere


«Quindi noi non esistiamo, Mitamit?» «Realmente, no, archetypon.» «E cosa merita di essere considerato “reale”?» «Conosco i tuoi tranelli: so che domandi ma non vuoi una (mia) risposta, poiché pretendi di darmela (tu) la risposta.» «Dominare la realtà materiale è un istinto a cui tende la mente razionale. E riconoscendo che (tu) la ragione, la guardia armata della coscienza, è ciò che rac-cogliere le presenze nel mondo, potrebbe farlo se essa stessa non fosse una presenza? Cioè ogni presenza che cogliamo al di fuori è possibile poiché è data la nostra presenza, c’è il nostro Esserci. Esiste un mondo reale perché esistiamo noi, come esseri umani: altrimenti non sarebbe che vuoto.»«E fin qui nulla di nuovo: una posizione ragionevolmente condivisibile!» «Ma il movimento all’esterno non meriterebbe il primato più del movimento all’interno! Così, se ora rac-cogli la presenza non più fuori ma dentro l’esserci, ecco che similmente esiste quella realtà (psichica) data dall’esserci che si rivolta all’interno. L’assurdo metaforico – che la (tua) mente razionale non riesce ad accettare - è che nell’im-mergerci, e-mergiamo: torniamo fuori da ciò che (ci) unisce indistintamente. Reale è tutto ciò che emerge, e si presenta, dall’essere che è: anche ciò che non è.»