Ombre di Luce

(ap)punti 87-89


87) Come con questa pioggia, lascio che il tempo mi scivoli addosso. Quanto allo spazio, solo questa penna avanza sulla superficie di un foglio. L’affanno di un nulla. Poiché non ho affanni dal cibo né dal denaro. Non ho affanni dagli amici. Non ho affanni da un amore. Eppure, senza affanno per affanni, lascio che la pioggia mi scivoli addosso.88) Osservo l’affanno degli altri: se potessero viaggerebbero con la luce. Incomprensibile. Ma lo è anche il mio: l’affanno per un nulla: per un’ombra che lascio mi perseguiti. 89) Quale è il suono della pioggia che scivola? E quale quello dello onde delle pozze d’acqua di pioggia? Un poeta direbbe che è come il suono di un ruscello che senza affanni scende verso valle o come quello delle onde di un mare in un giorno di primavera senza vento. Io, più modestamente, affermo che è come il suono delle lacrime che dagli occhi della donna amata scorrevano nel mio orecchio. Il suono delle lacrime dell'eterna felicità nei suoi occhi.