Ombre di Luce

un minuto di "umanità"


Non c’è da meravigliarsi che la depressione sia diventata un male tanto comune. È quasi rincuorante. È un segno che dentro la gente resta un desiderio di umanità.T. Terzani, Un indovino mi disse [Pur se l’idea è vecchia di cent’anni, poiché di saggi ne hanno goduto e ne godranno tutte le generazioni, è affascinante osservare che quando ci immergiamo nel fare — che è cosa diversa dall’agire — riusciamo ad anestetizzare, controllare, deviare i sentimenti, e le loro propaggini che sono le emozioni. Obbligati ad organizzare, obbligati alle responsabilità, e a gestire il tempo (ma vi rendete conto: “gestire il tempo” !), siamo in corsa nel mondo che corre, ognuno nelle sue proprie corsie, con un numero ben appuntato in petto (codice fiscale, pin, puk, tessera sanitaria, matricola di lavoro…) e lì, il traguardo. Fare, fare, fare — e se non fai c’è il senso di colpa; ma questa è altra storia.C’è chi ha scritto che Platone è meglio del Prozac: ironica frase che non vuol dire che leggere il “Fedro” di Platone ci salverà dalle “manie” — l’ossessione di letteralizzare tutto quello che si legge o si ascolta è una delle per/versioni meglio riuscite del nostro tempo. Vuol dire che cercare, scovare, provare, assaggiare in un tutto ciò che conserva e mantiene, dentro e fuori di sé, “umanità” è meglio di qualsiasi artefatto — fatto ad arte — per dimenticare la nostra fugace umanità.]