Ombre di Luce

la prossima volta


Ho paura dell’altezza che si apre alla vista sgombra e senza protezione; fobia comune. Quindi potete immaginare l’angoscia — angoscia comune — di un sogno in cui mi trovo sul bordo di un palazzo e devo lanciarmi perché, dicono quelli dabbasso, so volare! Fobie, angosce e incubi comuni.Eppure nello stesso istante, un po’ per non deludere la folla ordinaria — che se ci pensate nella realtà c’è sempre folla quando qualcuno vuole provare a volare — un po’ perché percepivo che era solo una prova di volontà, ecco che mi lancio — follia non comune — sopra di un marmo a mo’ di surfer e, al grido di una parola magica, comincio a volare. Da incubo a sogno di un volo: non comune.Abbandoniamo ogni ermeneutica, poiché riemergendo alla luce, al sorriso del ricordo dell’impresa onirica si aggiunge quello dovuto alla scoperta della verità della ragione che inventa i suoi mezzi per sanare le angosce profonde: la prossima volta — penso — metto il paracadute: il paracadute della ragione.