Ombre di Luce

intrecci senza (un) fine


È come entrare in un supermercato e di ogni prodotto, ancorché esposto secondo le leggi della persuasione, ne osserviamo l'etichetta prima di acquistarlo: peso e altezza, condizione di mercato, gradi di libertà. Garanzia. Alle volte è sufficiente l'involucro: se piace, s'afferra. E il "prezzo", dilazionato poiché a credito, ci pare sempre quello "giusto".Così accade anche questo nelle invisibili strade della Rete. Ma né moralismo né meraviglia mi impegnano: in una società di future(s), perché dovrebbero esserne esenti le relazioni umane? Piuttosto è la labilità di queste strade e la fugacità delle storie che le percorrono che mi disorienta. Manifestandomi anch'io su queste strade - essere-nella-rete: ontologia nel postmoderno! - oramai, spaesato, senza luogo, in questo supermercato, mi sembra che al mondo esistano solo storie che restano in sospeso e si perdono per strada. Cosicché ...