Ombre di Luce

cura te stesso


Se questo è un giardino - e lo è - e se io sono il suo giardiniere - e mi impegno per esserlo - mi si dovrebbe immaginare seduto, a riposo. Non un riposo per fiacchezza, ma un riposo che accoglie. Meglio: che r-accoglie. È attesa per osservare se timidi
brindilli gonfieranno bottoni, se schiuderanno fiori, se ingrosseranno frutti. Poiché l'albero che s'alleva con cura poi produce. Che frutti saranno? Chi può dirlo. Stolto colui che per tempo crede di sapere, dopo un impegno, che frutti riceverà dall'albero della vita. Ha curato per il frutto, non per la vita.