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Anubis Gate: la confine tra power e progressive


Correva l'anno 1984 quando il chitarrista Jesper M. Jensen decide di fondare gli iniziali V-Axe insieme al suo amico cantante e bassista Henrik Feure. Prima essi formarono il Black Mercyful e poi i GraffSpee. Con questo nome registrarono alcuni demo. Nel  1987 cambiarono nome in Extreme Feedback ed entrarono nella band  Morten Sorensen alla batteria e  Kim Olesen alla chitarra. Tuttavia i membri proseguirono progetti personali fino al 2004 quando si riuniscono di nuovo sotto il nome Anubis Gate e con Torben Askholm alla voce, pubblicarono il primo album “Purification”. Nel 2005 dopo aver pubblicato il secondo disco “A Perfect Forever” Torben abbandonò la band e fu sostituito da Jacob Hansen. Dopo dieci anni di carriera la band danese ha cambiato non solo line-up ma anche il proprio sound. L'ultimo lavoro intitolato “Horizons” ci fa capire che il power è stato definitivamente abbandonato e rimpiazzato con un progressive vigoroso. “Horizons” inizia con “Destined To Remember” - un brano espressivo e malinconico. Il seguente “Never Like This (A Dream)” con i riff macinati dalle due chitarre crea un'atmosfera oscura e misteriosa. Uno dei momenti più forti dell'album rappresenta la canzone “Hear My Call!” e poi l'atmosfera si cambia con l'arrivo di un brano dalla struttura molto complessa - “Airways”. Dopo la canzone della sonorità molto decisa “Revolution Come Undone” la band danese prosegue verso la bella “Beach Of Faith”. L'album si conclude con la psichedelica “Erasure” seguita dalla lunghissima suite “A Dream Within a Dream”. Per capire meglio “Horizons” dovete lasciarvi guidare dalle proprie emozioni, dalle melodie colme di passione condotte dalla voce del bravo Henrik Fevre e dall'amore infinito per progressive metal.