Metropoli

Post N° 29


Effimero entusiasmo da 60-non-working-hours imminenti. M'inscatolo nel traffico caotico e schizoide del venerdi' sera. Ho pensato che oggi sarebbe stata una buona giornata, lieve. L'ho pensato alle 5 e 50, quando ho spalancato i begl'occhietti stanchi, e fuori era buio. Tutto sommato l'ho azzeccata. E fuori e' ancora (sempre?) buio. Un po' di insano punk rock, mi trastullero' in mezzo ad estranei, stamani li contavo, ogni dieci auto nove contenevano una sola persona, statisticamente interessante, e quelli in due stavano rigorosamente in silenzio e desideravano ognuno un'auto tutta per se'. Il problema del traffico non esisterebbe se accettassimo di dividere del tempo in uno spazio chiuso con degli estranei. La Fiesta PolvereDiLuna e' ammaccata sulla fiancata sinistra, da un anno. Ho imprecato a lungo dentro di me contro l'Anonimo Parcheggiatore Maldestro, poi l'ammaccatura e' divenuta esteticamente piacevole ed ho rivalutato la cosa nel suo insieme, con poco senso pratico. Forse dovrei riprendere in mano Kerouac, l'ho accantonato con troppa disinvoltura. E dedicarmi nel contempo anche a qualcosa di futile, tipo il gothic metal a cui ultimamente sto riservando attenzioni. Fondamentalmente voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida, ma purtroppo questo l'hanno gia' scritto gli Afterhours. Come finale fa un po' schifo ma non mi veniva altro e devo uscire.