Metropoli

Il disordine e la mucca, riflessioni superficiali.


A volte penso che nello scrivere l'importante sia essere fedeli al ritmo. I contenuti, in alcuni momenti, sono assolutamente secondari. Ad esempio suona bene un inizio del genere:"Noia, paura, disordine. Perche' mai dovrei accettare la presenza dei campi nomadi? E bruciare senza peccato, come il piu' famoso degli assassini. Disordine: ordinero' del vino."Altre volte invece mi verrebbe da spiegare i piu' minuziosi particolari di cio' che di per se' e' gia' ovvio. Bah, valli a capire 'sti blogger.Che poi: e' proprio necessario abbandonarsi al vandalismo con la scusa di festeggiare? Io sono convinto che certuni non aspettino che un pretesto per dare libero sfogo al proprio nulla. Le povere mucche di corso Vittorio Emanuele, al di la' del fatto che fossero fondamentalmente innocenti, erano delle opere d'arte. E come tali, pur se discutibili, avrebbero dovuto essere considerate intoccabili. Mancano (i vandali, non le mucche) di qualsiasi senso del rispetto. E' sconfortante sapere che io e loro abbiamo gli stessi identici diritti civili. Ne esigo di differenti!... Delle volte, pur con tutta la buona volonta' e quel po' di esperienza che mi ritrovo, fatico proprio a comprendere il genere umano. E, travolto dallo sconforto, mi compiaccio di non farne parte.