Creato da oldboy1975 il 31/07/2006
L'estenuante ricerca dell'Individuo, in un'epoca concepita per le masse
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Post n°37 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da oldboy1975
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Post n°36 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da oldboy1975
Ci sono poche cose di cui sono veramente convinto:
Tralasciando i primi due punti, sui quali magari spenderemo parole un altro giorno, gradirei soffermarmi sul terzo. Poniamo il caso, ad esempio, che tu lavori in una struttura, all’interno di una multinazionale. Quando “nasce” un qualcosa del genere di solito e’ tutto un fiorire di slides, caselline, nomi, investiture, baci abbracci e spumante per tutti. E l’immancabile termine: strategico. Tu sei una risorsa inserita in un qualcosa di strategico, insomma. E ti senti vagamente a posto, e’ quello “strategico” li’ che ti fa sentire un po’ piu’ sicuro di chi “strategico” non e’ e magari non figura nemmeno sulle slides (ergo, non esiste). Poi passa semplicemente del tempo. Tu il tuo lavoro l’hai fatto, il gruppo in cui lavori e’ riconosciuto, considerato, quasi venerato; tutto passa di qui, non si muove un bit senza di voi! Pero’ un alieno, appena insediatosi nella Stanza delle Grandi Decisioni, decide appunto di cambiare qualcosa, per lasciare la sua impronta, per mostrare che c’e’ e che da ora in poi comanda lui. E tira una riga sulla casellina dove fino ad un attimo prima vi era scritto “strategico”. Il panico di solito arriva sotto forma di sussurro: “…mah…no niente…oggi L. e’ andato alla presentazione della …riorganizzazione…” … E tu pensi, “beh, capirai, ce n’e’ una ogni sei mesi”. Si’, solo che la penultima ti era passata sopra la testa, e avevi appena sentito i capelli smuoversi, l’ultima invece t’aveva sfiorato, ma era bastato scostarsi un attimo, aggiornare un paio di mailing list ed il gioco era fatto: indenne. Questa invece ti prende in pieno. Sulle gengive. Mentre ancora sorridevi per aver scampato la precedente. E scopri di non esistere piu’, che devi fare il “passaggio di consegne”, che sei stato “riallocato”. E’ un attimo passare da “strategico” a “riallocato”, assolutamente indipendente da quello che fai e da come lo fai. Gli alieni hanno in testa una sola cosa: money. Se scoprono che si guadagna di piu’ a coltivare banane, stai pur certo che da domani le coltiveremo. |
Post n°35 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da oldboy1975
... oldboy. Un terrore che non mi abbandonera' mai. Le mani sudano, le guance avvampano ("avvampare" e' un bel termine). Mi perseguita l'idea che possa esserci qualcosa di grave. In me. E piu' passa il tempo, piu' l'ipotesi muta in certezza. Dentro di me sono gia' in fin di vita, sfigurato per sempre, senza piu' uno straccio di donna disposta a concedermisi, nemmeno a pagamento. Oltre la porta, la porta della stanza degli orrori, sento distintamente il chiacchiericcio femminile, quel futile discorrere di cose futili, saltuariamente arricchito (ma mai interrotto) da una voce maschile, calma, piatta, anonima. La voce che potrebbe avere la Morte, se parlasse. La mia ansia m'impedisce persino di star seduto. Sto valutando l'ultima occasione di fuga: tre passi, una maniglia, quattro scalini, un cancelletto. Ma so che il senso di liberazione sarebbe immediatamente sostituito dalla vergogna, dal senso di colpa, dalla paura elevata all'ennesima potenza, dall'impossibilita' di ammettere il fallimento. E' in situazioni come quelle, mi dico, che taluni maturano l'idea del suicidio come unica via d'uscita. Controllo maniacalmente tutti gli oggetti che ho nelle varie tasche, e' una tecnica che mi aiuta a distogliere la mente dall'evento imminente (certo, ha delle controindicazioni, gli psicologi li chiamerebbero disturbi ossessivo compulsivi, ma talvolta si e' costretti a scegliere il male minore). Sto sudando ora. Non sono piu' solo le mani. Ogni mio poro sta urlando. Due passi a destra, la porta degli orrori scompare momentaneamente alla mia vista. Guardo la parete. Non avrei dovuto farlo. Un piccolo quadro infarcito di sadismo. Vi si ritrae la caricatura di un uomo orribilmente spaventato; il suo aguzzino sta per avventarsi su di lui. E ride, il maledetto. Mi accorgo che di immagini simili ve ne sono almeno altre quattro, tutt'intorno. Una parte di me non puo' che congratularsi idealmente con colui che avuto l'idea di appenderle: genialmente sadico. Il chiacchiericcio aumenta di volume, una improvvisa paura, mai provata prima, m'avviluppa. Percepisco le prime formule di commiato, le donne che iniziano, tra una chiacchiera e l'altra, a salutarsi. Ancora qualche pettegolezzo, due o tre dritte sui saldi, poi l'inevitabile "Arrivederci", piu' volte ripetuto, con la voce della Morte che si unisce ai saluti, un po' piu' vispa ora, quasi pregustasse il piacere della prossima vittima. Il sinistro suono della maniglia. Figure indistinte lasciano la scena. Le noto appena. Il mio cuore batte all'impazzata, ogni muscolo, ogni nervo, ogni cellula all'erta. Sento i battiti del mio cuore nelle orecchie, e non serve a niente ripetermi che sono adulto. Una voce femminile m'invita ad entrare. Con immane sforzo le mie gambe si muovono. Varco la soglia. Dello studio dentistico. |
Post n°34 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da oldboy1975
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Post n°33 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da oldboy1975
Dicevo: magari fosse stata solo noia! Purtroppo le feste mi investono con la loro ondata depressionaria... ma tant'e', anche stavolta e' andata. E sono in piedi (cioe', ora seduto ma metaforicamente in piedi). Persino soddisfatto della ritrovata quotidianita'. Comunque... avrei voluto scrivere un post bello pesante, di quelli che mi lasciano un senso di soddisfazione, ma non mi viene, e forse nemmeno mi va, son tutte cazz*ate quelle che col nuovo anno si cambia vita, mica ho bisogno del calendario per far propositi che tanto non mantengo. Egoisticamente scrivo comunque, con buona pace della sostanza. Tanto per imbrattare un po' questo muro virtuale. Succede che la scorsa notte lessi d'un fiato tutto l'episodio del suicidio di Kirillov, con annessa teoria di quest'ultimo sull'uomo che diventa Dio e blablabla. Interessantissimo. E' il genere di lettura che mi appassiona di piu', astratte considerazioni senza alcun legame con la concretezza del mondo. Mi piaceva l'idea di ricordarlo in questo post. Fine. Per ora. (questo post sprizza gioia ... ) |
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