World Wide Suicide

"Ci pisciano addosso e dicono che sta piovendo"


E' da alcuni anni che seguo Marco Travaglio giornalista, e devo dire che non è "facile", o meglio è "facile" sentire quello che di dice in tv ed essere d'accordo con lui, ma non è "facile" leggere i sui libri, perchè sono pieni di citazioni e trascrizioni di sentenze di "tal" tribunale nel "tal" caso. Alla fine però un senso di soddisfazione non te lo toglie nessuno. Travaglio è un giornalista "atipico", non esprime opinioni, o congetture, verifica le fonti, riporta i fatti e si fa domande, quindi non si può dire che quello che dice sia frutto di fantasia, in caso si può obbiettare che riporti certi fatti piuttosto che altri, ma mai di mancanza di veridicità. Sta poi al lettore farsi un'opinione in base ai fatti riportati. Questa è l'attività "tipica" del giornalista, però mi sembra sia diventata una qualità "atipica".Dopo aver letto la trascrizione dell'intervento di lunedì di Travaglio sul blog di Grillo, e guardato il video relativo, mi ha colpito la frase conclusiva, che riporto in testa del post:"ci pisciano addosso e dicono che sta piovendo". Secondo me è una citazione che calza proprio a pennello per descrivere quello che succede sui mezzi d'informazione italiani. Molti non saranno d'accordo, però condivido il pensiero che il giornalismo dovrebbe essere lo strumento attraverso il quale si porta alla luce tutti i fatti più o meno interessanti per il popolo, sta sempre a noi decidere se considerarli tali. Per far ciò, le proprietà dei mezzi d'informazione dovrebbero essere lonatane dalle logiche di mercato, come si fa con una squadra di clacio (che è più uno sfizio, che un'attività economicamente remunerativa). Non  dovrebbero fare a gara per chi ha la notizia più inedita, scabrosa, lo scoop del giorno o l'esclusiva, dovrebbero fare a gara a chi riporta i fatti più veritieri, dovrebbero controllare l'operato della politica, economia della finanza di un paese, non essere una loro estensione. A me per esempio ha fatto girare le scatole (e non perchè sono interista, ma da elettore italiano), vedere il neo presidente del governo in tv ad esporre il programma elettorale difronte a giornlisti di diverse testate, ed annunciare che se Ronaldiho dovesse movuoversi da Barcellona andrebbe solo al Milan.
Come italiano mi sono vergognato, e mi sono vergognato ancora di più, quando nessuno dei presenti gli ha fatto notare di come tale notizia fosse una mancanza di rispetto per gli elettori italiani. Altro esempio il caso Alitalia e Malpensa, in sede di campagna elettorale tutti a riempirsi la bocca dei problemi della compagnia di bandiera, di dimande: perchè; come mai; com'è potuto accadere; quali saranno le soluzioni. Esprimendo la loro indignazione per la situazione che si è venuta a creare,  solidarietà  per i dipendenti, e come se non bastasse un "tale" se ne esce con una cordata di imprenditori italiani disposti a rilevare l'Alitalia. Ora io mi chiedo come è andata a finere, quali sono gli sviluppi, gli esiti, l'Alitalia esiste, esisterà ancora o no, Malpensa chiude o no?? Beh!! deserto assoluto. Tutto questo mi ha fatto venire in mente una citazione dal film "Slevin" quando,, dopo  titoli di testa Bruce Willis si trova all'aeroporto e dice ad un tipo, prima di mandarlo all'altro mondo, " Sono Smith e non sono di queste parti... Sono qui per via della mossa Kansas City... La mossa Kansas City è quando guardano a destra e tu vai a sinistra". Si può dire che anche i mezzi di informazione adottano tale tecnica, buona per chi la usa, un pò meno per chi la subisce.Ciao!!