Officine dell'anima

L'Italia, il paese dei balocchi...


ll paese dei balocchi la nostra cara Italia, tra santi sulle bancarelle e poveri da busta paga, una nazione stretta tra le mafie clandestine e quelle chiuse tra le stanze del "potere". L'Italia degli assistiti, dei politici corrotti e dei giudici ammazzati.L'Italia degli ignoranti, dei letterati e dei falsi invalidi, delle prostitute nelle strade. L'Italia delle case chiuse. L'Italia della patenti a punti e dei limiti superati. L'Italia dei portaborse, degli esuberi legali, delle vacanze di stato e dei treni in avaria. L'Italia della Salerno - Reggio Calabria, delle discariche abusive. L'Italia dei telefonini a rate, delle vacanze a rate, del silicone a rate. L'Italia delle cittą sempre in espanzione e dei centri storici in abbandono.L'Italia dell'industrializzazione, del hei fł l'artigianato. L'Italia degli operai al bancone e dei clandestini nei cantieri, dei giovani rampolli e dei vecchi rampanti. L'Italia delle signore "tirate" e delle chiome rinate. L'Italia degli apparati "collusi", dei servizi deviati, dell'alta velocitą sempre in costruzione. L'Italia dei videopoker, dei video hard, dei videogame, dei videoamatori. L'Italia del tira a campare, del caro defunto, del caro benzina, del "caro mi annoio", dei club privč, dei club esclusivi e di quelli privati.L'Italia di guai a chi molla la poltrona, dei giovani emigranti, dei vecchi pensionati e dei tanti barboni. L'Italia dei rom ai semafori e dei barconi a migliaia. L'Italia delle suore da Versace, e dei preti nelle Beauty Farm. L'Italia delle televisioni di stato, dei giornali di stato, delle rapine di stato, dell'abusivismo di stato, delle intercettazioni di stato, degli omicidi di stato, delle stragi di stato. L'Italia che poi tanto alla fine non si są mai chi č stato. L'Italia dell'inno di mameli e del ballo del qua qua. L'Italia del petrolio grezzo e delle menti raffinate.L'Italia della mafia di costume, della camorra, quella feroce, non pił spaghetti e mandolino, della 'ndrangheta, di una volta e forse ancora della banda della magliana, dei poveri disgraziati che si sentono grandi solo con una pistola tra le mani, e di una volta i cari vicini. L'Italia del patrimonio abbandonato, delle bellezze depredate e del matrimonio superato, delle amanti di rigore. L'Italia dei calci ad un pallone ed uno alla miseria, dei figli di puttana e dei furbetti di quartiere, dei collusi, e degli accattoni.A tutta quest'Italia va la mia "ammirazione" per come, nonostante tutto, sa andare avanti e farsi perdonare le mille debolezze e le tante ipocrisie.