LOVELY GINGERINA

Post N° 481


Marco Carta, talento o bluff?Ha vinto Amici, tra estimatori e detrattori. Osteggiato dalla Di Michele e portato al trionfo da Jurman, che, nonostante gli alti e bassi dell’artista tutto genio e sregolatezza, ha creduto nel suo talento. E noi? ROMA, 20 apr - Marco Carta, o lo ami o lo odi. Con tutti i suoi pregi e difetti, i picchi di bravura e le cadute di stile. L'ammirevole riservatezza e il non voler far leva sulla sua difficile storia personale (anche se ci hanno pensato a dovere gli autori, soprattutto in finale di trasmissione) e le crisi isteriche a scena aperta contro l'insegnante "cattiva" Grazia Di Michele, degnamente riprese da Fiorello nell' irresistibile imitazione del "piccolo cantante sardo".Ventiduenne di Cagliari, orfano di entrambi i genitori, cresciuto dalla nonna materna, un futuro da parrucchiere dietro l’angolo e il sogno di cantante dentro il cuore, Marco ha battuto tutti gli altri finalisti di Amici senza la minima difficoltà, triturandoli al televoto come un caterpillar, forte di un sostegno del pubblico come non si era mai visto in nessuna delle sette edizioni del programma. Eppure, nonostante il bel timbro roco, alla Fausto Leali, Marco era tecnicamente meno preparato di una Roberta o di un Pasqualino e di tanti altri talenti sentiti in passato (Karima, Giulia, Dennis). Ma ciò non gli ha impedito di restare primo in classifica per mesi, senza il benchè minimo cedimento. Tanto che nonostante l’ostilità di tanti professori -Grazia di Michele e Fabrizio Palma in primis- la sua vittoria finale è stata la più prevedibile di tutta la storia di Amici. Le ragioni non si possono spiegare, solo immaginare. Perché si sa, noi italiani siamo un popolo dal cuore grande e la compassione facile. Eppure lo stesso Marco tiene a sottolineare che spera di aver vinto per la bravura e non per il suo passato: «Vorrei che la mia vittoria fosse merito della mia voce e di quello che ho potuto far arrivare alla gente. Non vorrei mai che mi avessero votato per la mia storia nè per la ribellione nei confronti dei prof. Odio che mi dicano "poverino" e per questo mi diano un voto. Preferisco lo facciano per come ho cantato e se sono piaciuto».A chi gli chiede cosa farà dei 300.000 euro vinti risponde di getto: «Ho sempre detto che mi piacerebbe fare un disco con questi soldi. Provengo da una famiglia molto modesta e voglio dare un grande aiuto ai miei famigliari che con tanti sacrifici pagavano la bolletta in ritardo di un mese per darmi un sorriso in più, un pantalone firmato o qualcosa che potesse piacermi. Metterò anche i soldi da parte per poterli far fruttare in qualche modo in futuro».E sul rapporto conflittuale con la Di Michele, spiega: «La mia rabbia era questa: all’inizio quando lei mi ha mandato via dalla scuola mi sono prefissato un obiettivo, quello di farle cambiare idea. Facevo di tutto per sembrare bravo ai suoi occhi ma questa cosa non passava e così a un certo punto ho pensato che non fosse obiettiva nei miei confronti. Allora ho cominciato ad avere un sentimento quasi di rancore».Ma alla fine, nella diretta da Piazza del Popolo di Roma andata in onda pomeriggio, la trasmissione si è aperta con Maria De Filippi che ha chiamato sul palco proprio Grazia e a nome di Marco le ha chiesto pubblicamente scusa per gli atteggiamenti aggressivi avuti talvolta dal ragazzo. Con tanto di abbraccio in mondovisione tra l’insegnante e l’allievo e "bacino di pace".Perché, dopo mesi e mesi di fiele, era necessario che tutto finisse a "tarallucci e vino". Sennò che “Amici” sarebbe stato? E soprattutto, per far decollare al meglio la carriera, autori e produttori lo sanno bene, l’immagine di Marco andava ripulita a dovere. E allora, via di candeggio!