Il sindaco di Mileto, Rocco Condoleo, ha ufficialmente disposto la revoca delle deleghe all’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Labate. La scelta, come si evince dalla lettera consegnata allo stesso Labate è dovuta a «motivi di lavoro, ampiamente giustificati e condivisi», per i quali «l’assessore ai Lavori pubblici non ha potuto e non potrà garantire una presenza costante e continua tale da consentire nei tempi stabiliti il conseguimento degli obiettivi assegnati». Nella stessa lettera si legge come «alcuni obiettivi fissati nel programma amministrativo presentato in occasione delle elezioni del 28 e 29 maggio 2006 sono già stati conseguiti mentre per gli altri sono state avviate con ritardo le procedure per il loro raggiungimento con particolare riferimento all’attività dei lavori pubblici». La scelta di rimuovere Labate, quindi, andrebbe ad esclusivo interesse della rapidità dell’attività dell’amministrazione. Ma bisogna ricordare che solo una quindicina di giorni orsono (leggi questo post) Labate aveva annunciato di aver abbandonato l’Udeur, con il quale si era candidato nella lista “La Locomotiva” che poi ha portato Condoleo alla guida di palazzo dei Normanni, per aderire al Partito democratico meridionale. Questa scelta aveva suscitato una certa agitazione in seno alla maggioranza (leggi qui) anche perché il Pdm alle ultime elezioni aveva dato il suo appoggio alla lista che presentava Nicola Salvatore Bertuccio alla carica di sindaco. Voci di corridoio insistenti vorrebbero che la decisione del sindaco sia anche conseguenza di questa scelta politica dell’ex-assessore anche se, naturalmente, sul piano ufficiale nulla è stato confermato. L’imminente seduta di Consiglio comunale, fissata dal presidente, Giulio Caserta, per il 9 agosto, potrebbe rivelarsi lo scenario giusto per un maggiore chiarimento della situazione, infatti, Labate potrebbe proprio in quella sede esternare la propria posizione.
Revocata la delega all'assessore Labate
Il sindaco di Mileto, Rocco Condoleo, ha ufficialmente disposto la revoca delle deleghe all’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Labate. La scelta, come si evince dalla lettera consegnata allo stesso Labate è dovuta a «motivi di lavoro, ampiamente giustificati e condivisi», per i quali «l’assessore ai Lavori pubblici non ha potuto e non potrà garantire una presenza costante e continua tale da consentire nei tempi stabiliti il conseguimento degli obiettivi assegnati». Nella stessa lettera si legge come «alcuni obiettivi fissati nel programma amministrativo presentato in occasione delle elezioni del 28 e 29 maggio 2006 sono già stati conseguiti mentre per gli altri sono state avviate con ritardo le procedure per il loro raggiungimento con particolare riferimento all’attività dei lavori pubblici». La scelta di rimuovere Labate, quindi, andrebbe ad esclusivo interesse della rapidità dell’attività dell’amministrazione. Ma bisogna ricordare che solo una quindicina di giorni orsono (leggi questo post) Labate aveva annunciato di aver abbandonato l’Udeur, con il quale si era candidato nella lista “La Locomotiva” che poi ha portato Condoleo alla guida di palazzo dei Normanni, per aderire al Partito democratico meridionale. Questa scelta aveva suscitato una certa agitazione in seno alla maggioranza (leggi qui) anche perché il Pdm alle ultime elezioni aveva dato il suo appoggio alla lista che presentava Nicola Salvatore Bertuccio alla carica di sindaco. Voci di corridoio insistenti vorrebbero che la decisione del sindaco sia anche conseguenza di questa scelta politica dell’ex-assessore anche se, naturalmente, sul piano ufficiale nulla è stato confermato. L’imminente seduta di Consiglio comunale, fissata dal presidente, Giulio Caserta, per il 9 agosto, potrebbe rivelarsi lo scenario giusto per un maggiore chiarimento della situazione, infatti, Labate potrebbe proprio in quella sede esternare la propria posizione.