Domus Idee - Mileto

Il vescovo Cortese cittadino illustre di Mileto


   Su proposta del presidente del consiglio comunale, Giulio Caserta, il civico consesso di Mileto ha approvato all’unanimità di conferire al vescovo uscente Domenico Tarcisio Cortese del titolo di "Cittadino illustre di Mileto". Caserta ha ricordato come il presule «è stato il primo vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e ha mantenuto ferma a Mileto la sede vescovile nonostante le pressioni cui è stato sottoposto, ha restaurato e ristrutturato gli edifici ecclesiastici valorizzandone i beni artistici, storici e culturali e ha reso Mileto fulcro di importanti eventi culturali e religiosi offrendo ospitalità ad eminenti esponenti della chiesa, ultimo in ordine di tempo il Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone». Caserta ha evidenziato «la capacità di Cortese di interpretare e attualizzare la parola di Cristo, coniugare la modernità con la tradizione, farsi carico delle attese e delle speranze dei fedeli, portavoce delle doglianze della popolazione per richiamare le autorità civili alle proprie responsabilità». Qualità che «fanno sì che venga diffusamente visto e sentito come membro illustre della nostra comunità». Senza dimenticare «il rapporto intimo che Cortese ha instaurato con la comunità miletese per l’intensa e capillare attività pastorale esercitata e la costante e certa disponibilità ad esserci in tutti i luoghi e in tutte le circostanze, gioiose o tristi, in cui la sua presenza è stata richiesta».   Rimarcando che il presule ha certamente «dato lustro alla diocesi e alla città», Caserta ha aggiunto che «il titolo probabilmente è insufficiente a esprimere la nostra riconoscenza. Cortese è stato e rimarrà ancora a lungo il “nostro” vescovo, pur con la giusta deferenza a Mons. Luigi Renzo che tra un mese prenderà possesso della diocesi» (leggi qui). In chiusura, il politico ha auspicato «che l’iniziativa che oggi si concretizza sia interpretata come un sommesso invito affinché anche mantenga a Mileto la sua residenza ed il centro principale dei suoi interessi», per poi aggiungere elogiando «questo civico consesso che, lungi dall'essere il “teatrino” definito da qualcuno che ha dimenticato il famoso apologo della volpe e l’uva, si rende ancora una volta protagonista positivo di una iniziativa che ne esalta e nobilita il ruolo democratico e la funzione rappresentativa».