Domus Idee - Mileto

Il Pdm al fianco di Labate


  Il “caso Labate” (leggi qui) riprende vigore.   Alcuni giorni fà, il 16 agosto per la precisione, infatti, il Pdm per tramite del segretario della sezione di Mileto, Gaetano Gabriele, ha stigmatizzato la scelta del sindaco «il cui atteggiamento ostile - ha affermato - è negativo sul piano politico-istituzionale, oltre che gravemente lesivo degli interessi e aspettative della cittadinanza miletese che proprio in Labate primo degli eletti, aveva riposto piena e incondizionata fiducia». Gaetano ha denunciato che «la decisione di Condoleo penalizza la comunità di Paravati già defraudata del diritto (consolidato da lunga prassi) di esprimere il vicesindaco, viene ora privata del suo più autorevole rappresentante in giunta» (leggi qui). Per il segretario del partito di Bruni, si tratta «di una decisione spacciata come condivisa da tutta la maggioranza anche se sarebbe opportuno sentirlo direttamente dalla viva voce di tutti i consiglieri che della stessa fanno parte». Oltre a Gaetano anche il presidente del consiglio provinciale, Vincenzo Stagno, si è espresso sulla questione definendo «miope la decisione del sindaco» e aggiungendo che «si tratta di un grave e inaudito gesto di ritorsione politica verso la decisione di aderire al Pdm (leggi qui). In tale ottica - ha preseguito - viene da chiedersi con quale stato d’animo il sindaco e il suo partito si apprestano a dare il loro contributo alla costruzione della casa comune del Partito democratico». Stagno ha aggiunto come «avevamo affermato la volontà di intraprendere con l’amministrazione comunale un percorso improntato al confronto politico e al dialogo con l’obiettivo finale di segnare concretamente una svolta in direzione dello sviluppo socio-culturale della nostra comunità». Si è detto «meravigliato per la veemenza delle accuse lanciate da autorevoli esponenti della maggioranza, perché denotano scarsa comprensione delle dinamiche politiche in atto. Basta pensare alle implicazioni del Pd, allorquando quasi tutti i consiglieri di minoranza confluiranno nel partito provocando un rimescolamento delle carte di cui giocoforza anche Condoleo e soci dovranno tenere conto». In chiusura, Stagno ha manifestato il proprio impegno e quello di Bruni a favorire «nei limiti del possibile interventi fattivi e adeguati della Provincia sulle problematiche segnalate dalla comunità e alla cui definitiva risoluzione ci eravamo con determinazione apprestati a lavorare con l’amico Pino Labate».