Una condanna certamente notevole: 7 anni di carcere e 30 mila euro di multa. Questa la decisione del tribunale di Vibo Valentia in sessione collegiale composto dai giudici Giancarlo Bianchi, Cristina De Luca e Francesca Gomez de Ayala, presa nei confronti di Fortunato Tavella, 50 anni di San Giovanni di Mileto. Era stato arrestato lo scorso 7 maggio dai carabinieri della stazione, agli ordini del maresciallo Rosario Di Lorenzo, supportati dai colleghi del Norm e della Compagnia di Vibo Valentia. In quell'occasione i militari gli trovarono in casa un vero e proprio arsenale: sei fucili, munizioni, una bomba di 3 kg e circa 1.500 piantine di canapa indiana pronte ad essere piantate. Tavella si trovava nella propria abitazione nella frazione di Mileto quando i carabinieri hanno fatto irruzione e hanno trovato le armi e la droga. Immediato è scattato l’arresto cui è seguito il processo che ha portato alla sentenza emessa ieri dal tribunale di Vibo Valentia. La sentenza ha riconosciuto in pieno i reati contestati dal pm Simona Cangiano che aveva chiesto 8 anni di detenzione e la multa di 30 mila euro. Il collegio, esaminate le prove, ha sostanzialmente confermato la richiesta emettendo una sentenza di condanna per 7 anni di reclusione e confermando la richiesta del pm per 30 mila euro di multa. Tavella era già noto alle forze dell’ordine e al momento dell’arresto furono fatte varie ipotesi sulle armi custodite senza tralasciare il possibile collegamento con l’omicidio del figlio Michele avvenuto il 7 ottobre 2006 quando il giovane fu freddato mentre si trovava dal barbiere.(Fonte Il Quotidiano della Calabria)
Tavella condannato a 7 anni
Una condanna certamente notevole: 7 anni di carcere e 30 mila euro di multa. Questa la decisione del tribunale di Vibo Valentia in sessione collegiale composto dai giudici Giancarlo Bianchi, Cristina De Luca e Francesca Gomez de Ayala, presa nei confronti di Fortunato Tavella, 50 anni di San Giovanni di Mileto. Era stato arrestato lo scorso 7 maggio dai carabinieri della stazione, agli ordini del maresciallo Rosario Di Lorenzo, supportati dai colleghi del Norm e della Compagnia di Vibo Valentia. In quell'occasione i militari gli trovarono in casa un vero e proprio arsenale: sei fucili, munizioni, una bomba di 3 kg e circa 1.500 piantine di canapa indiana pronte ad essere piantate. Tavella si trovava nella propria abitazione nella frazione di Mileto quando i carabinieri hanno fatto irruzione e hanno trovato le armi e la droga. Immediato è scattato l’arresto cui è seguito il processo che ha portato alla sentenza emessa ieri dal tribunale di Vibo Valentia. La sentenza ha riconosciuto in pieno i reati contestati dal pm Simona Cangiano che aveva chiesto 8 anni di detenzione e la multa di 30 mila euro. Il collegio, esaminate le prove, ha sostanzialmente confermato la richiesta emettendo una sentenza di condanna per 7 anni di reclusione e confermando la richiesta del pm per 30 mila euro di multa. Tavella era già noto alle forze dell’ordine e al momento dell’arresto furono fatte varie ipotesi sulle armi custodite senza tralasciare il possibile collegamento con l’omicidio del figlio Michele avvenuto il 7 ottobre 2006 quando il giovane fu freddato mentre si trovava dal barbiere.(Fonte Il Quotidiano della Calabria)