Domus Idee - Mileto

La situazione del Carcere


   Ultimamente si è fatto un gran parlare del carcere mandamentale di Mileto dicendo anche delle inesattezze. Ad ogni modo si tratta di una struttura costata all’Erario quasi 4 milioni di euro e mai entrata in funzione. La costruzione del carcere è iniziata negli anni ottanta e completata nei primi anni novanta ma una serie di problemi burocratici e tecnici ne ha impedito l’entrata in funzione. Per capire bene la questione del carcere non basta, però, riferirsi alle croniche e storiche inefficienze tipiche della storia italiana. Il carcere di Mileto è piuttosto il simbolo della peggiore gestione possibile delle risorse pubbliche. Una volta completato emergono subito i primi problemi per un contenzioso che coinvolge la ditta costruttrice, l’amministrazione pubblica e il direttore dei lavori, contenzioso, lo ricordiamo, che ha esteso i suoi effetti negativi sotto il profilo economico (che graveranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini) fino ad oggi, se è vero che nel corso dell’ultimo consiglio comunale (leggi qui) è stato riconosciuto un debito fuori bilancio collegato proprio alla questione del carcere (quasi venti anni dopo!). Tra l’altro la nascita del contenzioso ha ritardato anche la consegna dell’opera all’amministrazione pubblica avvenuta solo qualche anno fa quando l’allora amministrazione comunale guidata da Domenico Antonio Crupi con un’azione di forza ha accatastato a nome del Comune il penitenziario per poi passarlo all’amministrazione penitenziaria regionale con l’obiettivo di avviarne la ristrutturazione. Progetto questo rimasto sempre in itinere e mai realmente avviato malgrado anche l’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Rocco Condoleo, abbia sollecitato a più livelli un intervento risolutivo. Il carcere abbandonato era e, ancora oggi, abbandonato è. Inoltre, l’ultimazione dei lavori (non parliamo della consegna) è sì avvenuta nel 1991 ma pochi mesi dopo il carcere era già fuori norma. Per varie leggi (non ultima la 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) la struttura necessitava di una serie di adeguamenti. Qualche anno fa la situazione sembrava essersi sbloccata grazie alla solerzia dell’amministrazione comunale pro tempore in carica (sindaco Crupi) che aveva sbloccato la questione burocratica e avviato i rapporti con l’amministrazione penitenziaria coinvolgendo anche l’amministrazione provinciale che aveva previsto uno stanziamento economico. Purtroppo poi sul carcere di Mileto è sceso il silenzio. Ad oggi, a nulla è valso il pur importante impegno dell’amministrazione comunale in carica (sindaco Condoleo) che della questione ha interessato diversi livelli politico-istituzionali. Nel frattempo, il ministro della giustizia Clemente Mastella ha avviato un'inchiesta amministrativa sulle carceri abbandonate sparse in l’Italia (quindi compresa quella di Mileto) coinvolgendo il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria cui ha chiesto «una dettagliata relazione che possa ricostruire la verità dei fatti». Al momento siamo ancora in attesa di novità.