Domus Idee - Mileto

Bertuccio, Colloca, Pistininzi e Rotella replicano a Condoleo


   Dopo il duro attacco che il sindaco, Rocco Condoleo (leggi qui) ha sferrato nei confronti dei suoi futuri alleati nel commentare il risultato elettorale delle Primarie del Partito Democratico (leggi qui e qui), Nicola Salvatore Bertuccio, Antonella Rotella, Cinthia Colloca e Rocco Pistininzi hanno affidato alla stampa la loro altrettanto dura replica nella quale al primo cittadino non hanno risparmiato nulla. Le affermazioni di Condoleo sono state definite «farneticanti e prive di fondamento» per i 4 esponenti del Pd «il nuovo soggetto politico, pur ispirato da un chiaro progetto riformista e post ideologico finalizzato al rinnovamento della politica, si trova in concreto sul territorio a misurarsi con presunti protagonisti, come Condoleo, che lasciano chiaramente intendere con il loro modo di fare una concezione della politica come mero strumento di asservimento alle proprie aspirazioni personali».   Parole al vetriolo che non sono altro che l'inizio: «I toni arroganti ed esplicitamente negativi e denigratori - hanno infatti proseguito - con i quali il sindaco bolla parte consistente dei propri cittadini a suo dire rei di aver esclusivamente esercitato un loro sacrosanto diritto (e che pure nella sua alta funzione istituzionale dovrebbe in ogni caso e in ogni dove onorarsi di rappresentare) colmano oltre ogni limitie sopportabile la misura di atteggiamenti che sempre più ledono l’immagine di una comunità che lungo ben altre strade dovrebbe incamminarsi per addivenire alla soluzione dei tanti atavici problemi che ancora oggi purtroppo la caratterizzano frenandone un pieno sviluppo sociale ed economico». Una presa di posizione che evidenzia come si sia creata una frattura fra le due parti che di qui a poche settimane si dovranno ritrovare per dar vita agli organismi locali del Pd. Ma per Bertuccio, Rotella, Pistininzi e Colloca «non è accettabile che un sano ed entusiasmante momento di democrazia partecipativa quali si sono rivelate le primarie venga sminuito e finanche oltraggiosamente ridicolizzato da chi, pur essendo stato parte attiva di questa grande mobilitazione popolare arriva a definirla "una fiera di bestiame dove ognuno portava i propri capi" sol perché intravede nel responso finale una chiara ed esplicita condanna del proprio fallimentare operato amministrativo». I 4 chiedono al sindaco Condoleo («che pur cambiando pelo politico non perde l’antico vizio di classificare i cittadini nelle ormai abusate categorie dei buoni e dei cattivi a seconda della condivisione o meno dei suoi personali progetti politici»), quale ruolo «abbiano interpretato i sostenitori della propria lista in questa presunta “fiera”». Sull’accusa di un presunto voto di scambio che Condoleo avrebbe favorito nelle due competizioni relative alle assemblee nazionale e regionale le liste sponsorizzate da Paolo Barbieri da un lato e Michele Soriano dall’altro, Bertuccio, Rotella, Pistininzi e Colloca hanno respinto al mittente le accuse aggiungendo che questa tesi «rende più di ogni altra cosa evidente il senso di “psicosi dell’assedio” che sembra caratterizzare fino all’ossessione il primo cittadino, quasi volesse ad ogni piè sospinto individuare motivazioni esterne per il crollo verticale dei consensi che quotidianamente registra l’azione amministrativa della coalizione che lo sostiene». In chiusura i quattro politici hanno aggiunto che «non sta a noi dare patenti di appartenenza ma certo non possiamo far passare nel silenzio affermazioni tendenziose che mirano ad accreditare come paladine dell’identità miletese persone o congiunte che non la rappresentano affatto anche perché ancora oggi vivono e lavorano lontano dalla nostra città». Né tantomeno «sono accettabili classificazioni di comodo che tendono ad accreditare i propri consensi come frutto della libera espressione delle “persone per bene” mentre quelli conseguiti dagli altri vengono inesorabilmente definiti di volta in volta frutto delle manovre di faccendieri o di individui che hanno svenduto la dignità della città dimenticando che nel corso delle sue peregrinazioni politiche, lo stesso Condoleo, spesso si è trovato a condividere tratti di strada con quelle stesse persone che oggi per le convenienze del momento bolla come nemici».