Domus Idee - Mileto

"Ricomincia il teatrino"


Pubblichiamo di seguito un intervento sulle elezioni del consigliere comunale Rocco Riso sono auspicati commenti:"Il sipario si chiude. La scena è finita. Gli attori rientrano nel camerino pronti per il prossimo spettacolo. Ma sono sempre loro. Con lo stesso trucco e le stesse strategie che per anni hanno condizionato questo squarcio di Calabria. C’è chi invoca la discontinuità. C’è chi difende l’operato di qualcuno addirittura pensando di utilizzarlo come tormentone per l’imminente campagna elettorale del 13 e 14 aprile. Che faccia tosta. Ci vuole coraggio. Anni di gestione all’insegna della vecchia politica. Quella politica che pianificava tutto all’interno di qualche pagliaio e buttava i cittadini ed i loro diritti in mezzo ad una porcilaia. Certo che per fare il politico ci vuole coraggio. Coraggio di prendere in giro la gente. Coraggio di fare compromessi. Coraggio di svendere i propri amici o la propria comunità per finalizzare chissà che cosa. Tutto è pronto per il prossimo spettacolo. In questi giorni verranno decisi i candidati e fatte le strategie di governo del territorio provinciale. Si continua a parlare di sviluppo, di progresso, di innovazione, di difesa dei diritti dei deboli, di agricoltura (nella speranza che qualche deficiente, come in passato, non faccia, un piano di gestione fine a se stesso), di turismo, di spettacolo, etc… Ma nessuno ha il coraggio di ricordare le tragedie della politica: la malasanità ed i rischi ambientali. Che bella la politica. Specialmente quando a farla per conto tuo sono gli altri. Si decide con chi allearsi senza consultare la gente. Ma comunque verrà raggiunto un equilibrio perché occorre necessariamente rincorrere il pennacchio. Poi tutto svanisce. Diventano inavvicinabili. Ti guardano dall’alto in basso come per dire: “cinque anni sono tanti ed io sarò sempre là. Pronto a ricominciare daccapo”. E’ questa una analisi troppo cruda e/o crudele. Ma da tutto ciò traspare un elemento drammatico: dei cittadini e delle loro difficoltà non gliene frega niente a nessuno. Forse perché la politica non ha mai utilizzato un linguaggio comprensibile ai cittadini. O forse perché oggi si ha paura di confrontarsi con la gente, con i problemi delle comunità speranzosa che cambi qualcosa. Garantire i servizi essenziali. Poter avere tranquillamente accesso ai servizi senza “intermediari”, ovvero, gli amici dell’assessore o del dirigente di turno. Occorre necessariamente alimentare questo “status quo” perché è il sale della politica e l’alimento naturale dei politicanti. Quegli individui che non vogliono il progresso delle comunità perché tutto ciò rappresenta l’humus ideale ad ogni appuntamento elettorale non pensando affatto che liberalizzare il modo di fare politica attraverso il confronto diretto con la gente finalizzato alla scelta dei propri rappresentanti potrebbe cambiare il destino del nostro territorio. Bravi. Continuate così. Arrivederci al prossimo spettacolo".