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La minoranza polemica sul bilancio


Anche se ha abbandonato l'aula in seno al consiglio (leggi qui e qui) il gruppo di minoranza guidato da Salvatore Nicola Bertuccio ha voluto sferrare il suo attacco sul bilancio di previsione appena approvato. Salvatore Bertuccio, Saverio Tulino, Armando Mangone e Giuseppe Labate (Francesco Tulino era assente per motivi di personali) hanno esposto i loro appunti allo strumento contabile illustrato dall’assessore al ramo Giuseppe Esposito. «Per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche – ha esordito Bertuccio – si tratta di una mera elencazione di opere inconsistente e che non sarà mai realizzata. Questo perché la legge 109/99 stabilisce che nel piano triennale vanno inserite le opere certe finanziate con decreto di assegnazione dei fondi cosa che qui non è avvenuta». In particolare, Bertuccio, cui ha fatto eco la minoranza, ha rimarcato come «per portare avanti questo libro dei sogni l’amministrazione pensa di accendere mutui, uno da 100 mila euro per il rifacimento delle strade e uno da 450 mila euro per la ristrutturazione della scuola elementare di Paravati, ma noi ci domandiamo perché queste opere non sono state finanziate con contributi, perché invece di fare debiti che poi devono essere pagati dai cittadini i nostri amministratori non cominciano a fare progetti da sottoporre a Provincia e Regione?». Per l’opposizione, quello approvato è un bilancio frutto «di una programmazione in vista delle elezioni provinciali, per tutte le opere citate manca la documentazione certa, da questo bilancio – ha aggiunto Bertuccio – non traspare alcuna capacità dell’amministrazione di chiedere ed ottenere risorse, basta pensare che per rifare le strade sarà chiesto un mutuo di 100 mila euro». Proprio sulle strade Saverio Tulino ha evidenziato come «per quei lavori sarebbe stato possibile utilizzare gli oneri di urbanizzazione ma dal bilancio – ha evidenziato – traspare come la situazione corrente venga rappresentata con un disavanzo di 50 mila euro che viene coperto proprio con gli oneri di urbanizzazione, quantomeno si sarebbe potuto utilizzare meglio questi fondi». E’ stato evidenziato come «il bilancio non rispetta i principi di veridicità e in quest’ottica – ha rimarcato ancora Tulino sostenuto da Bertuccio – va letta la lettera della Corte dei conti che chiede una verifica dei residui attivi e passivi che sono inesigibili ma vengono usati per far quadrare il bilancio». Tulino ha proposto «la cartolarizzazione dei crediti dell’ente che in tal modo verrebbero monetizzati e non persi, così – ha precisato – entrano fondi ed evitiamo mutui che gravano sui cittadini».Bertuccio ha rimarcato come i revisori dei conti nella loro relazione hanno precisato che «il patto di stabilità non è stato rispettato per il 2007 e che quindi non sono stati rispettati gli obiettivi di finanza pubblica, per i revisori – ha affermato – se non si rientra da questa situazione nei mesi futuri sarà necessario aumentare l’addizionale Irpef ora alla già alta quota dell’8 per mille, inoltre questo dato inficia la possibilità di indire concorsi pubblici come quello già bandito per un autista di scuolabus». In chiusura Tulino, ha puntato sulla situazione politica della maggioranza riferendosi in particolare alla lettera inviata al sindaco dall’assessore (non si sa ancora per quanto (leggi qui)) Antonino Dinardo (leggi qui) sulla situazione del Consorzio Crescere Insieme precisando che «sono state riportate accuse gravissime e in modo ripetuto – ha concluso – quindi sarebbe opportuno venisse istituita una commissione consiliare di verifica che chiarisca se esistono elementi che possono dare adito a dubbi e se del caso agire di conseguenza».