Charlierìe

eccola


Ma si' ma si'. Figurarsi se non la compravo subito!La novella regina del noir. Libri da divorare non leggere. Dialoghi imprevedibili, mai banali.Personaggi indimenticabili, freschi, originali.Certo se me li avessero stampati in ordine cronologico sarei stata piu' lieta, ah la pignoleria che non ho ma che ogni tanto mi punzecchia! D'altronde e' sempre un piacere leggere le avventure di Jean-Baptiste Adamsberg e del suo vice Adrien Danglard, anche se sballonzolati nel tempo.
Nella mia fantasia Adamsberg non puo' essere che lui! Ruvido magnetico nervoso tutto spigoli occhietti furbi e vispi che vedono dove gli altri trovano il caos. E al contempo svagato, perso in mille turbinii che non portano a niente se non al cuore di tutto, assente in mezzo alla gente e presente dove gli altri si perdono.
E il buon Danglard non puo' che essere un po' cosi'. Slavato, con quegli occhi da buono, disincantato, perso nelle traversie di una vita che gli ha incurvato le spalle.vinto da una vita che avrebbe potuto essere ma non e' stata, avvinto alla logica delle cose, dei fatti, restio a fidarsi dell'istinto delle emozioni del futuro. Solido e fragile al contempo. Capace di distruggersi in un mare di etilico piacere, come di grandi sacrifici per i suoi figli. Figli di una vita che l'ha lasciato svuotato della speranza ma non della tenacia.Per maX:
per quanto la mia memoria sia labile, e comunque la vorrei ricciola, la ...come diamine si chiama?!.. la immagino accussi'. Elegante nella sua energia vitale e corposa!Con acuti ed intelligenti occhi che sanno capire senza parlare, reagire senza tentennamenti, parlare senza bisogno di cenni o banal muover di labbra.