Charlierìe

Post N° 929


Magari qualcuno non se n'e' accorto, ma oggi fa vagamente freddo.E qui, dopo un paio di giorni spazzolati da un vento corposo e frizzantino, ha spruzzato neve nottetempo. Notte passata a sognare a piu' riprese la valle e Codaliscia in particolare (con l'inquietante pensiero che mi sfugga il nocciolo del sogno, chiaramente osceno, se la coscienza l'ha rimosso).Quindi, mi sveglio turbata, alzo la tapparella ed il biancore mi perplime (per quanto, jingle beeells jingle beeells son risuonate da qualche parte, very deep inside), apro l'anta del reparto contenente accessori invernali e niente, i guanti non ci sono, miliardi di sciarpe di tutti i colori dimensioni spessori, ma di guanti nessun avvistamento. Totalmente affranta, disbrigo le solite cosacce, cerco le calze lunghe e spesse appena comprate e l'ennesima sorpresa mi si palesa.Son vecchia. Non basta il capacitarsi che non posso bere di tutto di piu' senza cappottarmi sul primo zerbino a disposizione. Non bastano gli scricchiolii sinistri da schiena e ginocchia. Non bastano i reumi che sformicolando si fan sentire di quando in quando. Non bastano le ragazzine che ti danno del lei. Ci voleva pure che non avessi idea che ora esistono calze lunghe senza i piedini. Che son per i vestitini, fan da pantacollants. La peggio cosa, pero', e' che la spiegazione non me l'ha data una pischella qualsiasi. No. Mia madre.Rivoglio i calzettoni traforati.