Charlierìe

Sliding on the rain


Circa tre anni fà andai dal commercialista del boss con Krukken. Era una giornata infamissima, tipicamente briantea. Cielo plumbeo su, pozzanghere immense giù, carrettate di pioggia che ti si rovesciavano addosso.Nell'ascendere nell'antro nessun problema. Nel discenderne, vuoi le scale bagnate, vuoi la demenza acuta charliefera, spiccai un volo carpiato, ritrovandomi sdraiata sulla schiena sugli infidi gradini. Neanche il tempo di pensare all'immensa fortuna di aver su il cappottone piumato, che mi ritrovai arpionata ed appesa al muro dalla manona a badile di Krukken. Coi piedini sbatacchianti che non poggiavano a terra, urtata dalla figuraccia, urlante di rimettermi giù che stavo bene (anche perchè se mi fossi fatta seri danni tirandomi su a quel modo meglio non sarei stata di certo).Ebbene, da allora, son girata debitamente alla larga dall'antro maledetto. La colonna vertebrale mi vibrava di orrore al solo pensiero di posare il piedino ad inizio via. Ed eccoci ad oggi. Oggi ho affrontato il mostro, l'uomo nero che si annidava nel mio animo, il buio oltre la portineria. Alla richiesta di Misery di andare per dei documenti, vi sono andata. Nuovamente con Krukken. Tutto bene. L'ansia non e' stato il riveder quell'ascesa scalinica. E neanche discendervi. L'ansia era dovuta alla manona apprensiva dell'amabile amica che ad ogni gradino, crepa, marciapiede, topicco, cartaccia, per terra, mi appariva davanti per evitare miei caracollamenti sul selciato.Una manona per amica.