Charlierìe

Pranayama


Si sa che io faccio finta di essere salutista in svariati e fantasiosi modi.Vado in bicicletta la domenica mattina a bere il cappuccino.Faccio le scale per salire e poi scendere da casa, anche per scendere e poi salire.Uso cremerie bagnoschiumerie e ammenicoli sparsi scelti accuratamente in erboristeria.Niente pasta di grano, ma di kamut (ma i biscotti proprio proprio no!).Niente zucchero, ma miele.Niente sapone, ma panetto non sapone.E la sera, bevo tisanina, di gusti diversi a seconda della stagione, delle condizioni psicofisiche, della rimanenza nella dispensa.L'ultima acquistata aveva quella spruzzata di cannella che mi appallava la lingua, rovinandomi i sonni (e credo pure i sogni). Ho tentato di resistere e di finir tutte le bustine.Ed infatti oggi ho portato la scatoletta con le sette rimanenti in Valle (in Valle non si butta via niente). Ho dispensato bustine a chiunque, con un sorriso di falso apprezzamento per il gusto del beverone, in realtà era di sollievo per lo smaltimento veloce della zavorra erbaiola.Nel aprir la scatoletta per poter tritare il cartoncino (riciclo anche la carta, oh sì sì) l'ho scovata.
(a me m'ha fatto tanto ridere, nella mia stolta ignoranza)