Charlierìe

mappa

Kermit ed io stamattina eravamo in trasferta a Rozzano, nella ridente periferia sud della provincia. Quindi parte opposta rispetto alle lande in cui bazzichiamo solitamente.
Munite di navigatore satellitare siam partite, sorridenti fiduciose e pronte alle figure barbine che ci attendevano al varco.
Il navy si e' dimostrato subito subdolo, in quanto fissato a volerci far passare dalla city meneghina. Ma noi, astute faine, siam rimaste imperterrite in tangenziale fino all'uscita corretta, senza pensar che il problema si sarebbe palesato poi al rientro.
Ma, ignare di quanto ci attendeva, arriviamo a destinazione.
Parcheggiamo a pagamento, ci incamminiamo per un chilometro, facciamo ciò che dobbiamo fare, usciamo, notiamo che la cassa per il parcheggio è qui e non là, andiamo a recuperare il biglietto ovviamente in macchina, torniamo indietro, paghiamo, riprendiamo la via dell'auto (quattro chilometri,  se la matematica non mi è nemica, che lo è ma stavolta no).
E finalmente sulla via del rientro!
E qui il bastardo si è manifestato in tutta la sua potenza. Ci ha spedite dritto dritto sui navigli. Che, per carità, di sera fra un pub e l'altro, son pure pittoreschi e godibili, ma di giorno, nel traffico, con una fame lupesca e una minaccia di incombente esplosione vescicale, insomma, erano un territorio sgradito assai.
Naturalmente noi si cercava ottimisticamente, smodatamente, istericamente, un cartello verde speranza che ci indicasse la via delle autostrade. Naturalmente c'erano. Ma vai a capire perchè, una volta imboccata la via indicata, poi non vi eran più indicazioni di sorta. E la sarcastica vocina ci rimandava oziosamente di nuovo in centro.
Il panico si è impossessato dei nostri corpicini quando, sorpassato il carcere di Opera, si son moltiplicati i cartelli direzione Piacenza. No, non ci siamo. Aiut. E quando ormai pensavamo di fermarci nel primo bar scalcinato a rifocillarci per poi rientrare nella tarda serata,  invece, tenace, miracoloso, ammiccante, eccolo lì. BERGAMO.
E subito dopo l'ingresso in tangenziale.
Pòta, l'era ura!