___AprilatuaMente___

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. . . Il Giro d’Italia deve anche far riscoprire la bicicletta alla gente. (Bicicletta significa liberta'!)E’ la prima cosa che si regala ad un bambino, la sua prima cosa vera.  Con la bici un bambino da casa raggiunge il primo isolato, il primo quartiere, si muove da solo in citta'... E’ un mezzo di trasporto che permette di vivere e viaggiare a contatto con la natura e l’ambiente. Per chi puo', nei piccoli centri è una valida, validissima alternativa alla macchina. Gia'.....Vero è pero', che il Giro d'Italia, dove, oggi si festeggia il suo centenario, è purtroppo diventato quel che è diventato. Il doping, la droga in pillole e fialette per rendersi migliori in pista e in strada, oramai è diventata una piaga per questo sport così antico e meraviglioso.  Penso sicuramente, comunque, che non credo davvero che in quei tempi lì, qualcosa di...sospetto non ci sia stato. Certo, mai a questi livelli qui. E con così tante certosine preparazioni precostituite e prefissate. Una sorta di anticipazione di quel che non dovrebbe essere e invece, inesorabile, è.Io, l'ho sempre amato questo sport. E, dall'affair Pantani, ahime', il suo declino è stato inesorabile. Il Pirata, l'ho adorato fino all'ultimo. Lo abbiamo tutti nel cuore, chi piu' chi meno. Poi, anche lì........e poi, il resto che si sa. Si sa...Non c'è piu' quel fascino, quella magia. Ché sai, che poi, prima o poi, le cose escon fuori. Magari non subito. Magari dopo, così come è successo a Davide Rebellin, squalificato con accuse pesanti e, risultato positivo ai test antidoping, su Pechino 2008 (un anno fa...)
Peccato. Peccato sporcare una disciplina così bella, di autentica fatica in solitaria, con artifizi e trucchi. Hanno sporcato tutto. Persino il sogno di quel bimbo, che cresciuto con quei miti, diventando grande, pensera' di provarne le incredibili gesta..