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Alba e Tramonto

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...Quel ricordo... e la speranza per l'Abruzzo

Post n°20 pubblicato il 07 Aprile 2009 da namaste_24
 

23 novembe 1980 ore 19:34 PotenzaQuesta mattina, quando ho appreso la notizia del terremoto in Abruzzo sono ritornato indietro nel tempo, a quel 23 novembre 1980, a quella sera di una giornata che era trascorsa tranquilla, ad una giornata anormalmente calda per il periodo quasi invernale, ma alle 19:34 la mia terra ha avuto un sussulto, ero al telefono con uno zio, quando mi avverte che la terra da lui stava tremando, 50 chilometri ci separavano ma dopo pochi secondi anche io ho avvertito un vuoto alla testa, un attimo in cui tutto sembrava calmo, poi un vento che proveniva da ogni luogo e si propagava nella stanza, e tutto ha cominciato a perdere stabilità.
Il tempo di realizzare, prendere per mano i miei genitori e uscire fuori, quattro piani discesi senza troppa fretta, arrivare in strada ed ancora sentire quel movimento, quel rumore silenzioso ed assordante, polvere, l'aria rarefatta, tutto irreale, poi finalmente la calma, una calma apparente, ritrovarsi tutti in strada con la stessa smorfia sul viso, quella dell'incredulità, della perdita dell'orientamento, lacrime, abbracci, è tutto finito, ma resta la paura del'impotenza difronte a tanta forza della natura.
Che fare, dove andare, il pensiero dei propri cari, dove sono, cosa gli è accaduto, non era possibile comunicare come oggi e l'angoscia comincia a possederti.
Dove trascorrere la notte, in macchina, negli spazi liberi lontano dai palazzi, intanto cominciano ad arrivare le prime notizie di crolli, di feriti, di morti, e questo riaccende la disperazione.
Il tempo passa, poi ancora quell'attimo di calma che precede un'altro sussulto, il rumore come di una freccia scoccata da un arco gigantesco, sono i fili elettrici fra i palazzi che si tendono all'inverosimile e poi scoccano come una fionda.
Le luci dell'alba rubano spazio all'oscurità ed illumina i luoghi a te familiari, ma stenti a riconoscerli, manca qualcosa a quel paesaggio, non hai più punti certi di orientamento tutto si è modificato nel giro di pochi minuti.
So come stanno vivendo questi momenti i cittadini Abruzzesi, ed a loro va il mio pensiero e la mia solidarietà, alle vittime, a coloro che non ce l'hanno fatta una preghiera.

Una preghiera per le vittime

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Commenti al Post:
lioilu
lioilu il 07/04/09 alle 07:43 via WEB
Ciao come sempre sei bravo a descrivere le situazioni, io ancora oggi non sono capace di dire cosa è accaduto quel 23 novembre, anche se le immagini e le sensazioni sono sempre vive. Ieri mattina alla notizia del terremoto in abruzzo, mi ha preso un attacco di panico, ero in macchina, e non capivo più niente!! Mi sembrava che una fionda invisibile mi avesse rimandata a 30 anni fà.
 
 
namaste_24
namaste_24 il 07/04/09 alle 08:34 via WEB
Per me è un ricordo ancora vivo, ogni situazione vissuta in quei primi momenti e nei mesi successivi è stampato indelebilmente nella memoria.
Essere scappati senza avere nulla, ritornare in casa furtivamente, come ladri, ladri del tempo, di quel tempo che non pensavi di avere, essere scoperto da quella forza della natura padrona di quel tempo.
Poi ricreare un minimo di privato insieme ad altre 30 famiglie in una palestra, ognuno un pezzo di pavimento delimitato dai soli materassi a terra, dormire vestiti per giorni e giorni, con il rumore di quegli elicotteri enormi con il naso a patata che si alzavano in continuazione per andare nelle aree più colpite.
Fare la fila due volte al giorno per mangiare in una mensa allestita a qualche chilometro da una cooperativa emiliana, e nel frattempo studiare per gli esami di stato in macchina e poi in una roulotte, ogni giorno scandito dai soliti ritmi, poi pian piano il ritorno a casa sistemata alla meno peggio, e la vita che scorreva con un altro ritmo...
 
dolcemelodya
dolcemelodya il 07/04/09 alle 14:00 via WEB
Terra il tuo cuore sussulta, nè freddo nè gelo provocano in te devastanti tremori. Dalle tue viscere sgorgano lacrime impetuose e distruttive. Il tuo singhiozzo convulso, uccide sogni e speranze. Dentro i cuori si schiudono ferite, le tue viscere rubano a giardini, piccoli germogli pronti a fiorire, lasciando come ornamento sofferenza e disperazione.Piccoli fiori non vedranno più il sole, cuori spezzati dal dolore non guariranno. Da occhi increduli, sgorgano lacrime senza vita. Terra non trattieni singhiozzi convulsi. Adesso il tuo ventre custodirà ciò che il sole ha scaldato solo per brevi attimi...
 
susy2m
susy2m il 11/04/09 alle 16:21 via WEB
ciao carissimo ti auguro la buona pasqua. Anche se questo sabato santo è molto sofferento per tutti quanti un agonia per chì ha perso molto prego per loro ciaoooo
 
dolcemelodya
dolcemelodya il 19/04/09 alle 16:16 via WEB
Per augurarti una buona domenica ,e un buon inizio settimana ,dolcemente ....

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